Lino Banfi, perché non sorrideva mai a Sanremo? Lo stesso attore ha svelato questo mistero
Meno di una settimana fa si è conclusa la 74ma edizione del Festival di Sanremo. L’ultima condotta da Amadeus che, dopo cinque anni di fila, è pronto a passare lo scettro a qualcun altro. A distanza di qualche giorno dalla chiusura della kermesse italiana, però, ci sono ancora italiani che si pongono alcune domande: cosa ci faceva Lino Banfi in prima fila e, soprattutto, per quale motivo il noto attore pugliese non rideva mai alle gag che arrivavano dal palco dell’Ariston?
La sua presenza ovviamente non poteva affatto passare inosservata visto che tutto il nostro Paese lo conosce e lo apprezza. Così come il suo sguardo sempre molto serio mentre gli altri che si trovavano accanto a lui ridevano a crepapelle (tra questi il giornalista Alberto Matano e la conduttrice Mara Venier). Nessuna risata, nemmeno uno sforzo, niente di niente. Successivamente, però, lo stesso attore ha chiarito il motivo di questa sua “presa di posizione”.
Lino Banfi, svelato il motivo delle sue ‘non risate’: “Non vedevo nulla”
Sempre sul palco dell’Ariston, ma nella trasmissione ‘Domenica In’, l’attore ha svelato il mistero che tutti gli italiani si chiedevano. A quanto pare non vedeva assolutamente nulla. Non per via di alcuni problemi di vista, ma perché davanti a lui c’era il direttore d’orchestra Lorenzo De Amicis che gli oscurava la visuale. “Ho visto tutto il Festival secondo le cervicali e le scapole omerali del maestro. Non ho capito niente. Quando mi hanno chiesto perché non ridessi rispondevo ‘Che ca**o devo ridere che non capisco quello che succede?“.
Le gag, quelle con Fiorello ed Amadeus, non le ha viste e, di conseguenza, apprezzate. Però ha saputo apprezzare la canzone e la performance di Annalisa che con la sua “Sinceramente” sta avendo un grande successo sulle piattaforme streaming musicali. Non si sono fatti attendere i complimenti nei suoi confronti: “Puoi essere la mia nipotina. Dal primo momento che ti ho vista cantare ho scoperto che la sensualità è come la cultura: quando non viene sbattuta in faccia alle persone ma arriva con garbo vuol dire che ce l’hai nel Dna“. Un complimento che è stato accettato molto volentieri dalla cantautrice.