Letteralmente sparita dalle scene dall’ormai lontano 1978, Mina torna in video in una forma che ha dell’incredibile.
Da quasi quarant’anni Mina ha continuato a esistere, per i suoi fan e per i milioni di ammiratori in tutto il mondo, soltanto sotto forma di musica. La cantante infatti ha accuratamente evitato di mostrarsi in video, eccezion fatta per un filmato risalente al 2000 in cui la si vedeva cantare una canzone di Alex Britti in sala di incisione per Wind.
Questo suo scomparire però non è bastato a dissolvere il fascino che la sua immagine, ormai senza tempo, riesce ad esercitare ancora oggi. L’immagine di Mina è diventata parte dell’immaginario collettivo di diverse generazioni di amanti della musica italiana. Proprio per questo motivo non stupisce che abbia fatto un immenso scalpore il suo “ritorno” in video attraverso un eccezionale quanto poetico utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Mina torna in video grazie all’AI
Infaticabile ricercatrice ed interprete di successi internazionali, Mina ha deciso di pubblicare una collana di dischi in cui reinterpreta con il suo talento inarrivabile perle delle musiche utilizzate come colonne sonore di film e pubblicità. La collana, intitolata Dilettevoli Eccedenze, è arrivata al secondo volume, in uscita in questi giorni.
Anche questo volume, come il primo, contiene un singolo inedito: Abban-dono. Si tratta di un pezzo scritto a quattro mani da Daniele Magro e Saturnino (storico bassista e collaboratore di Jovanotti) sicuramente bellissimo ma che ha offerto lo spunto per la creazione di un video eccezionale.
Gli studenti dello IULM di Milano hanno infatti deciso di utilizzare le potenzialità dell’intelligenza artificiale per creare un video destinato ad accompagnare il brano. Nel video Mina passeggia in una galleria d’arte e viene presentata agli occhi dello spettatore in tre diverse età della sua vita. Ognuno dei quadri che Mina ammira è ispirato a una corrente artistica o a un capolavoro realmente esistente dell’arte mondiale ma il viso della cantante è all’interno di ognuno di essi. Si tratta in pratica di Mina, divenuta eterna, che ammira se stessa in tutte le declinazioni della sua arte, in un insieme di immagini estremamente poetico che riesce anche a utilizzare in maniera ironica ed efficace gli attuali limiti dell’AI.
Ad oggi, infatti, le intelligenze artificiali che creano immagini non sono in grado di “dipingere” correttamente le mani, che risultano quindi mostruose, deformate e sempre con qualche dito in più. Sono moltissime le mani presenti nel video, che spuntano dalle corolle dei fiori o che vibrano al ritmo della voce della Tigre di Cremona.