La morte di Liam Payne ha sconvolto il mondo della musica. Gli interrogativi proseguono, ma gli esami finali non mentono.
Liam Payne aveva ancora qualcosa da dire, ma forse a parlare sono gli esami tossicologici sul corpo del cantautore che dopo la morte attende risposte dal punto di vista autoptico. La dinamica della morte dell’ex One Direction è ormai chiara, ma manca ancora qualche tassello. L’uomo è caduto dal balcone del proprio hotel, ma come si è arrivati a questo?
Chi era vicino a lui dichiara che l’artista era sobrio da sei mesi, persino la compagna – Kate Cassidy – aveva asserito che il compagno stava ritrovando la giusta serenità. La donna, però, il 14 ottobre ha scelto di tornare a casa in solitudine. Due giorni dopo il cantautore è morto in Argentina, con un volo non previsto dall’Hotel Casa Sur.
La finestra della sua stanza, nel quartiere Palermo, è stata teatro di una dipartita piena di sospesi e interrogativi ancora da chiarire. Il primo può risolverlo l’esame tossicologico: il celebre cantante aveva pesanti sostanze in corpo. Si parla di ketamina, mdma, benzodiazepine e cocaina. Anche metanfetamine e crack.
Come se li è procurati? Il contributo, secondo alcune fonti vicine all’artista, sarebbe arrivato da alcuni dipendenti dell’hotel che avrebbero fornito a Payne le sostanze necessarie nascondendole nelle scatole di sapone. Inoltre l’ex membro dei One Direction poteva contare sulla collaborazione di altri “faccendieri”, i quali andavano a ritirare i pacchi sospetti per lui.
Ecco perchè non sarebbe stato chiaro fin da subito il ruolo dell’artista: ufficialmente sobrio, ma le sostanze le reperiva sottobanco. Poi c’è la questione dell’alcol. I responsabili della struttura, appena hanno sentito dei problemi nella stanza, hanno chiamato immediatamente i soccorsi perchè si sono resi conto di avere a che fare con una persona instabile. Non presente a sè stessa.
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Ubriaca, ma anche sotto l’effetto di stupefacenti. I rilevamenti, inoltre, dicono che l’uomo si è lasciato andare dal balcone in uno stato di semi incoscienza. La conferma dovrebbe arrivare dall’esame autoptico, ma il quadro di una morte più drammatica che sensazionale comincia a delinearsi. Payne stava risolvendo le proprie dipendenze, ma ci era riuscito soltanto parzialmente.
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