La fortunata serie televisiva ha riportato in auge lo storico due degli anni 90, ma le divisioni tra i due cantanti, che avevano portato allo scioglimento, non sono certo superate
Scoppia il caso 883 a Pavia. Dopo il successo ottenuto dalla serie tv Hanno ucciso l’Uomo Ragno, il Comune lombardo ha scelto di assegnare soltanto a Mauro Repetto il sansirino, il premio che la città di Pavia consegna ai suoi cittadini più illustri. Una decisione che ha mandato su tutte le furie l’altro componente dello storico duo, Max Pezzali che tramite i suoi avvocati ha inviato una diffida al sindaco.
Hanno Ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883 è una serie tv che da alcune settimane sta riscuotendo un enorme successo sulla piattaforma di Sky TV. La trama ripercorre la nascita negli anni 90 del duo iconico degli 883, formato da Max Pezzali e Mauro Repetto, interpretati da Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli che, con i loro sogni di ragazzi di provincia riescono ad arrivare, in maniera anche inaspettata, al successo musicale che li porterà a essere una delle band più iconiche di quel decennio.
Una band iconica
Erano anni spensierati, si era appena usciti da quelli bui di piombo e nell’aria c’era voglia di divertirsi, di uscire dal proprio guscio, di provare cose nuove. Gli anni novanta sono stati una fucina di tanti talenti in tutti i campi, dal cinema alla musica e in Italia i talenti più più giovani venivano lanciati dalle radio e dai primi videoclip musicali che avevano fatto la fortuna di alcuni canali televisivi americani. Radio Deejay e Deejay television erano format perfetti per i giovani dell’epoca affamati di novità, di nuovi personaggi, di nuovi ritmi. Gli 883 sono arrivati al momento giusto e le loro canzoni, che raccontavano la vita e i problemi quotidiani di ognuno di noi, hanno subito fatto breccia tra le nuove generazioni dell’epoca.
Gli 883 sono stati un gruppo musicale pop italiano fondato a Pavia, composto inizialmente da Max Pezzali e Mauro Repetto, successivamente da Pezzali e altri musicisti. Con i primi due album, Hanno ucciso l’Uomo Ragno e Nord sud ovest est, gli 883 si sono immediatamente imposti nel panorama pop italiano per i testi giovanili e originali, diventando un’icona degli anni novanta italiani. Canzoni leggendarie che ancora oggi, a distanza di quasi 40 anni, mantengono inalterato il loro fascino, le loro verità e vengono canticchiate anche dai giovani d’oggi.
La divisione del duo
Come in molte altre storie di band musicali, anche quella degli 883 ha avuto la classica crisi tanto che, a metà anni 90, Mauro Repetto decise di separarsi dall’amico lasciando la band per sempre per andare a provare nuove esperienze negli Stati Uniti. Max Pezzali ha però continuato da solo, aiutato da altri musicisti, a fare musica e ancora oggi nei suoi concerti suonano e fanno ballare le canzoni dello storico duo. Il grande successo della serie televisiva in onda su Sky ha riacceso i riflettori sulla storia degli 883, anche sui motivi della loro separazione. Infatti non appena Mauro Repetto è stato scelto dalla conferenza dei capigruppo del consiglio comunale di Pavia, la città di nascita del duo, per essere premiato con il massimo riconoscimento, la benemerenza del San Siro, il premio che la città di Pavia dona suoi cittadini illustri, Max Pezzali ha pensato bene di far valere la sua causa facendo intervenire i suoi legali.
La disfida degli 883 parte dal fatto che “dopo un brevissimo periodo di tempo Repetto ha preso una strada diversa lasciando solo Max Pezzali a rappresentare gli 883”, ecco perchè non può essere dato il riconoscimento soltanto a un componente del duo. Secondo i legali infatti, attribuire la benemerenza solamente a Repetto “rischierebbe di escludere Pezzali”. Ma a quanto pare però, quest’ultimo, ha già ricevuto il premio 29 anni fa e le regole del Comune impediscono una seconda assegnazione.