Nanni Moretti dopo l’infarto: come sta il regista e attore, le tappe della sua convalescenza

Nanni Moretti alle prese con la convalescenza: il noto regista e attore ha avuto un infarto che lo ha costretto a riprogrammare la sua agenda.

Nanni Moretti ha avuto un infarto. La certezza arriva il 2 ottobre scorso, quando il regista e interprete avrebbe dovuto prendere parte all’evento di presentazione del suo film da produttore “Vittoria”. L’appuntamento era al Cinema Vittoria di Napoli, ma l’uomo ha dato forfait per cause di forza maggiore.

Nanni Moretti
Nanni Moretti ricoverato in ospedale per un infarto (ANSA-CityRumors.it)

I motivi dell’assenza sono stati spiegati alla platea con un video in cui si diceva chiaramente che Moretti era in condizioni stabili e presto sarebbe stato dimesso, però l’infarto c’è stato. Questo vuol dire che il regista e attore per qualche settimana non si muoverà da Roma, infatti l’unico evento a cui è presente – per il momento – riguarda la proiezione del film “Vittoria”, ma all’interno del suo cinema: il Sacher ha – da sempre – rappresentato la sua comfort zone.

Nanni Moretti, oltre l’infarto: la convalescenza del regista

Il regista, comunque, ha fatto una vita (relativamente al passato recente) controllata e ricca di impegni. Questo deve aver acuito una condizione di stress tanto da portarlo a cedere. I medici e l’equipe che lo segue hanno portato a compimento una anamnesi chiara. Moretti deve riposarsi per poi tornare attivamente a quello che stava facendo. I suoi ultimi lavori, come Il Sol dell’Avvenire, hanno indagato la. realtà contemporanea con un piglio diverso.

Infarto Nanni Moretti
Il regista e interprete in convalescenza dopo il ricovero (ANSA-CityRumors.it)

La voglia di capire, ma anche di guardare le cose da un’altra prospettiva. La maturità dell’uomo gli consente di staccarsi dagli stilemi di un tempo per cercare altro che possa completare e rispecchiare appieno questa sua fase creativa. Tutto di pari passo con la sua situazione clinica. Moretti è indipendente e sempre lo sarà, ma affronta in maniera consapevole il futuro che lo attende.

Un futuro da programmare

Questo perchè deve proseguire il proprio lavoro di indagine cinematografica: scrutare il mondo che lo circonda attraverso la settima arte. Prima c’era la recitazione, poi è arrivata la regia, adesso si sposta – con metodo e sagacia – sull’orizzonte produttivo. Cercare di individuare i possibili eredi del suo cinema aiutandoli a emergere.

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“Vittoria” è un fulgido esempio di questa nuova tendenza che potrebbe essere in grado di tramandare gli ideali di Moretti persino nell’era dello streaming. Dentro e fuori lo schermo, a patto che il rapporto con la platea rimanga sempre sincero, intenso e a tratti inalienabile.

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