E’ la nuova frontiera dei servizi di streaming, premiare chi per più giorni consecutivi resta fedele a una serie guardando più puntate in sequenza
“La RAI, Radiotelevisione Italiana, inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive”. Con queste parole il 3 gennaio 1954 l’annunciatrice Fulvia Colombo inaugurò le trasmissioni della Rai, dando avvio all’era televisiva in Italia. Una vita e un universo tecnologico dopo, ora abbiamo la possibilità di costruirci il nostro palinsesto secondo i gusti personali.
La rivoluzione televisiva
Molti anni sono trascorsi da quell’annuncio che inaugurava le trasmissioni televisive in Italia e cose incredibili sono accadute nel modo di guardare la tv soprattutto negli ultimi anni. La trasmissione digitale ha preso definitivamente il posto dell’analogica, provocando un grande aumento dei canali. Anche gli apparecchi riceventi sono cambiati e gli schermi al plasma o a cristalli liquidi hanno sostituito i vecchi televisori a tubo catodico. Negli ultimi anni la vita della televisione si è strettamente legata all’ascesa di internet, che se da una parte le fa concorrenza, dall’altra ha creato una sinergia, quasi un vincolo tra loro. Da un lato con le Smart tv che consentono di accedere a servizi e portali web, dall’altro perché, attraverso internet, è possibile utilizzare piattaforme a pagamento che offrono infinti contenuti. Una delle piattaforme più utilizzate è Netflix, in sostanza un servizio di streaming in abbonamento che consente di guardare film e serie TV su un dispositivo connesso a Internet.
Piani a pagamento
A seconda del piano, si possono anche scaricare serie TV e film sui dispositivi e guardare i contenuti senza una connessione Internet. Netflix, nata come contenuto per film a noleggio, si è espansa a macchia d’olio non solo in termini di prodotti, ma anche di abbonati. Finita nel mirino perché ha fatto la “guerra” alla condivisione delle password, dagli ultimi dati sembra che la decisione non l’abbia penalizzata. Ma adesso la famosa piattaforma, finora concentrata nel selezionare delle strategie di business modellate a immagine e somiglianza del consumatore, sta studiando un piano piuttosto curioso per ridurre gli annunci pubblicitari a seconda del numero di episodi televisivi che gli abbonati guarderanno in binge-watching, ossia il nuovo modo in cui l’audience “consuma” l’esperienza della visione. Binge-watching è un termine inglese con cui si fa riferimento all’atto di guardare programmi televisivi, principalmente serie tv, per un periodo di tempo superiore al consueto, particolarmente la visione di episodi consecutivamente, senza soste. La pratica nel tempo si è evoluta in binge racing, che indica l’atto di guardare un’intera produzione in sole (o in meno di) 24 ore.
“Tutti questi aggiornamenti contribuiscono a creare la migliore esperienza possibile per i nostri clienti e abbonati”, spiega il colosso in una nota .”Tutti sono appassionati delle serie TV e dei film di Netflix e noi vogliamo dare un premio a chi è fedele alla nostra mission”. Ancora non si conosce la data di inizio del progetto, ma dovrebbe arrivare in contemporanea al lancio della sesta stagione di The Crown, del reality di Squid Game, dello spin-off della Casa di Carta e di SuburraEterna.