Quanti imprevisti ci sono stati in 74 anni sul palco dell’Ariston nel Festival di Sanremo? Eccone alcuni a partire da quello di Morgan e Bugo
Il Festival di Sanremo, e Amadeus ovviamente, sono tornati a farci compagnia in queste serate (e non solo). La kermesse canora della città dei fiori è da sempre un fenomeno nazional-popolare senza eguali e che spesso esula anche dalla musica. Sul palco dell’Ariston, infatti, si esibiscono i cantanti, ma vanno in scena anche performer, stilisti, insomma artisti a tutto tondo.
In tutto questo, c’è spazio anche per gli imprevisti, che molto spesso non sono neanche catalogabili come tali. Se Blanco che non sente in cuffia e si sfoga con i fiori l’anno scorso è passato alla storia, esattamente come la reazione di Gianni Morandi che con una scopa cerca di pulire il palco, non è da meno il momento in cui Morgan nel 2020 cambia il testo della canzone che aveva portato in gara con Bugo e prende in giro il suo compagno di avventura che, stizzito, abbandona la scena. Ecco, ve ne ricordate altri di questi momenti iconici? Se la risposta è no, continuate a leggere che vi rinfreschiamo la memoria.
Non solo Morgan e Bugo, quali sono gli imprevisti più iconici della storia del Festival di Sanremo
Facciamo un salto nel 1989. Jovanotti per la prima e unica volta si presenta sul palco di Sanremo con Vasco, la canzone che deve lanciare il nuovo disco scritta assieme a Claudio Cecchetto e Luca Cerosimo, fa un salto dalle scale, scivola su un fiore e ruzzola via. Si rialza senza problemi e prosegue, ma che risate.
Torniamo al 2020. Ghali non è in gara, ma è un super ospite e si presenta così al grande pubblico: due passi sulle scale e giù a cadere, rovinosamente. Niente paura neanche in questo caso: è tutto concordato e quello che si presenta non è il cantante in gara nel 2024 con Casa mia, ma una controfigura.
E passiamo al 2022. Sempre durante un’esibizione di un super ospite, in questo caso Cesare Cremonini, è il cameraman a cadere e (forse) farsi male.
Per ultimo nessuna caduta, ma una protesta, quella del 2010, quando a finire sul podio sono Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici e non Malika Ayane. L’orchestra non la prende bene e inizia a lanciare gli spartiti mentre la padrona di casa di quell’edizione, Antonella Clerici, è a dir poco disorientata.