Un triste compito attende il futuro erede al trono: la quotidianità del principe George diventerà sempre più frenetica e stressante.
L’esistenza dei membri senior della Royal Family, per quanto invidiabile e ricca di privilegi, include anche compiti gravosi e talvolta sgradevoli. Il principe George dovrà rassegnarsi alla rinuncia progressiva della sua infanzia, in favore di una profonda e minuziosa formazione da parte dei collaboratori del sovrano. Contrariamente ai fratelli minori, a meno che non decida di abdicare in loro favore, il suo percorso di vita sarà scandito da una serie di formalità ed impegni, oltre che da una limitata libertà di esplorazione dei propri interessi e passioni.
Essere “la riserva” insomma contempla anche dei vantaggi, tolleranza e concessioni che non sono accessibili per il primogenito. Non solo: tra le regole che nascondono logiche preoccupanti, ad esempio, potremmo citare l’impossibilità degli eredi over 12 di viaggiare insieme ai genitori. George dunque, dal prossimo anno, non potrà più volare sul medesimo aereo di William e Kate, dopodiché sarà la volta di Charlotte e Louis. Il motivo è tanto semplice, quanto inquietante: laddove l’aereo con a bordo la famiglia dovesse incorrere ad un tragico destino, si deve comunque garantire una linea di successione al trono.
Ed è per questo stesso motivo che, quando anni or sono si presentò la possibilità per William ed Harry di partire per la guerra in Afghanistan, la Regina Elisabetta II decise di inviare solo il secondogenito, in quanto “il rischio era accettabile”. Una forma mentis che può essere percepita come cinica, ma che ha consentito alla monarchia britannica di preservarsi per secoli.
Il piccolo George, oltre a non poter più viaggiare con i suoi genitori dal compimento dei 12 anni di età, dovrà anche svolgere un compito forse ancora più “fastidioso”. Quando il primogenito dei Principi del Galles spegnerà 16 candeline, dovrà anche iniziare ad organizzare il suo funerale. Ogni membro senior deve necessariamente fissare delle direttive, le quali verranno seguite alla lettera successivamente alla scomparsa. Il piano deve includere la lista degli invitati, la musica di accompagnamento, l’eventuale percorso e il mezzo sul quale verrà trasportato il feretro eccetera.
Il principe Filippo, il consorte della Regina Elisabetta II, ha dedicato alla sua cerimonia di addio ben 18 anni, ultimando i preparativi nel 2019. Scelse ad esempio la Land Rover Defender TD5 130 dipinta di verde – in onore della carriera militare – sulla quale il suo corpo venne condotto a Windsor per l’ultimo saluto. Tutti i residenti di Buckingham Palace che ricoprano cariche istituzionali ufficiali – da William, fino ad arrivare allo stesso Re Carlo III – hanno quindi organizzato in anticipo il loro funerale nei minimi dettagli e tra pochi anni, questo triste compito, toccherà anche al principe George.
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