Incredibile ma vero: tre reali britannici sono rimasti esclusi dall’eredità della compianta regina Elisabetta.
I problemi di eredità non affliggono solo le famiglie comuni, i “comuni mortali”: anche i reali devono affrontare questo genere di “magagne”. E nel loro caso i problemi possono diventare ancora più grandi vista la quantità notevole di beni da spartirsi tra gli eredi.
Sembra incredibile ma addirittura tre membri della famiglia reale britannica sono rimasti fuori dall’eredità della compianta regina Elisabetta II. E non si tratta di tre lontani parenti ma di persone molto vicine alla regina che hanno dovuto, obtorto collo, accettare di essere rimasti esclusi.
La royal family da mesi, ormai, non trova pace. Dalla morte di Elisabetta II in avanti tutto sembra essere precipitato e, soprattutto, cambiato. L’allontanamento di Harry e Meghan ha determinato una frattura tutt’ora insanata e forse ormai insanabile. La coppia da tempo vive negli Stati Uniti con i due figli Archie e Lilibet Diana e continua a rilasciare interviste in cui accusa la famiglia reale.
A ciò bisogna aggiungere la malattia di re Carlo e il cancro della principessa Kate che da mesi si sta sottoponendo a cicli di chemioterapia. In questo quadro desolante ora si somma un nuovo scandalo: tre membri illustri della famiglia reale sono stati tagliati fuori dall’eredità della regina Elisabetta.
Royal Family: nessuna eredità per 3 membri della famiglia
Tre membri della famiglia reale sono rimasti fuori dall’eredità della regina Elisabetta. la cosa davvero incredibile è che non si tratta di lontani parenti della defunta ma di tre dei suoi figli.
La principessa Anna e i principi Andrea ed Edoardo hanno perso la loro quota di eredità che corrispondeva a ben 380 milioni di sterline. Per quale motivo? A causa della tassa di successione. Dal 1993 in poi, grazie ad una particolare clausola concordata dal Governo di Sir John Major, la famiglia reale è esente dalle norme standard sulla tassa di successione.
Ma questo accordo riguarda solo i lasciti che un sovrano lascia ad un altro sovrano. Di conseguenza l’unico che non ha dovuto pagare la tassa di successione per ereditare i beni della madre è stato Carlo che, in quanto primogenito, è diventato re. I suoi fratelli, al contrario, per ereditare la loro quota avrebbero dovuto pagare la tassa.
Non volendola pagare hanno, pertanto, dovuto rinunciare alla loro parte di eredità della defunta regina. Infatti nell’accordo del 1993 è chiaramente specificato: “In relazione ai beni che possono essere correttamente considerati privati, gli accordi prevedono che l’imposta di successione non sarà pagata sulle donazioni di lasciti da un sovrano all’altro, ma sarà pagabile su donazioni e lasciti a chiunque altro”. In tal caso, pur essendo anch’essi figli della regina Elisabetta, i fratelli di re Carlo sono assimilabili a “chiunque altro”.