Cattelan, in questo Sanremo, si gioca tutto. Una buona prova alla kermesse canora potrebbe davvero consacrarlo come prossimo volto di punta.
“Sanremo non è necessariamente un punto di arrivo”, l’ha detto Alessandro Cattelan appena ha ricevuto da Carlo Conti – Direttore Artistico di Sanremo 2025 – l’ok per co-condurre la serata finale della kermesse canora. Sanremo giovani, che comincia dal 12 novembre, invece vedrà un vero e proprio talent portato avanti dall’ex volto Sky che con XFactor ha plasmato generazioni del piccolo schermo.
Ora è in Rai, ma la musica prosegue a essere il suo pane quotidiano. Sanremo Giovani, DopoFestival e co-conduzione della serata finale nella gara dei big. Tutto in mano a lui. Sanremo, citando Cattelan stesso, non è un punto d’arrivo ma potrebbe essere per lui un ulteriore punto di svolta. Come ha sottolineato alla stampa lavora da 25 anni e non è mai stato disoccupato: “Non sono giovane come credete”, ha ironizzato. Cattelan sa bene che una cosa è essere presente, un’altra è diventare indispensabile.
Attualmente lavora in Rai ed è uno fra i più quotati, ma fare bene questo Sanremo – quello dopo Amadeus e Fiorello – potrebbe davvero metterlo in luce. Ha già avuto esperienze internazionali, quali Eurovision Song Contest e TRL, ma stavolta sarebbe diverso. In molti si giocano il tutto per tutto in questa edizione della kermesse.
Tradotto: Cattelan non rischia il posto, ma in caso di successo diventerebbe ulteriormente importante in Rai. Più di un certo Stefano De Martino, attualmente volto di punta in viale Mazzini, non solo grazie al successo dei pacchi. Cattelan potrebbe favorire un’ulteriore ascesa in grado di cambiare anche le gerarchie della tv pubblica.
Questo il conduttore e speaker lo sa bene ed è anche consapevole del fatto che la seconda serata rappresenta, un po’ per deformazione professionale, la sua comfort zone. Si sente, dunque, a casa: se gioca bene fra le “mura amiche”, al posto del late night show potrebbero affidargli la prima serata e, forse, anche un Sanremo del futuro. Al netto delle sue reticenze: “Sono molto di nicchia, per Sanremo servono persone come Carlo Conti”, vorrebbe misurarsi nei panni di Direttore Artistico.
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Dopo aver, fra le altre cose, sperimentato anche la gestione di uno spettacolo teatrale. Oltre che diversi eventi nel campo della ristorazione. Le cucine e le quinte non sono come il palco televisivo, ma possono essere un’ottima scuola. Cattelan, oggi, in Rai, ha l’attestato per cercare di fare il salto di qualità. Ecco perché questo Sanremo per lui ha il valore di un master universitario in materia televisiva, si prepara a salire in cattedra.
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