Lo sciopero degli attori degli Studios sembra essersi arenato e la situazione non è delle migliori, al punto che in queste ore alcune star di primo livello sono intervenute nella faccenda
Da molti mesi oramai a Hollywood va in scena una protesta davvero insolita. Per la prima volta in più di 60 anni è stato indetto un doppio sciopero dal sindacato attori e sceneggiatori. Alla ricerca di salari più alti, royalties e protezioni contro streaming e intelligenza artificiale, più di 160.000 star statunitensi sono sul piede di guerra. Dopo aver risolto la loro pendenza, gli sceneggiatori sono tornati a creare storie, ma la protesta del sindacato attori sta invece andando avanti.
Ora per uscire da una situazione di impasse, che sta bloccando di fatto tutte le produzioni sia di film che di serie tv, George Clooney e altre star di serie A sono scese in campo nella vertenza che oramai da luglio divide il sindacato degli attori dai produttori di Hollywood.
Anche i ricchi possono scioperare. Chiaro che non è proprio così, perchè a fronte di poche star strapagate, oltre che molto famose, ci sono migliaia di attori e comparse che svolgono il loro onesto lavoro nel dorato mondo di Hollywood. Il braccio di ferro tra il sindacato degli attori e degli sceneggiatori e gli Studios di Hollywood va avanti da prima dell’estate, ma mentre gli sceneggiatori sono riusciti a trovare un accordo e far ripartite la stesura delle storie, quello degli attori si è in questo momento arenato. I rappresentanti degli attori in sciopero e quelli degli Studios infatti hanno sospeso l’11 ottobre le trattative, sostenendo che il divario tra le loro posizioni sia troppo ampio. La sospensione delle trattative allontana la possibilità di una rapida ripresa della produzione di film e serie tv. I rappresentanti del sindacato Sag-Aftra, che difende gli interessi di 160mila attori, controfigure, ballerini e altri professionisti del piccolo e grande schermo, non sono arretrati di un metro difendendo le loro richieste nonostante siano intervenuti anche i rappresentanti delle due piattaforme di streaming più importanti in questo momento, Netflix e Disney+ per cercare di sbloccare la situazione.
Vista la situazione di stallo nelle trattative, nelle ultime ore sembrano essere scese in campo le grandi star di Hollywood. Infatti proprio personaggi come George Clooney, Emma Stone, Ben Affleck, Tyler Perry e Scarlett Johansson, dopo aver incontrato i rappresentanti sindacali che stanno contrattando con l’Alleanza dei produttori, si sono offerti di pagare di tasca propria le richieste del sindacato in sciopero da 99 giorni, in modo da raggiungere un accordo che possa far riprendere al più presto le produzioni e i ciak. Secondo le ultime indiscrezioni, proprio i grandi attori pare che abbiano chiesto ai leader del sindacato Sag-Aftra di eliminare il tetto della quota associativa annuale di 1 milione di dollari, snodo cruciale della trattativa. “Molte persone che guadagnano di più vogliono essere parte della soluzione”, ha detto proprio Clooney. “Ci siamo offerti di rimuovere il tetto massimo delle quote associative, così il sindacato incasserebbe oltre 50 milioni di dollari all’anno in più. Oltre 150 milioni di dollari nei prossimi tre anni (la durata del contratto di cui si sta negoziando il rinnovo). Pensiamo che sia giusto che noi paghiamo di più”
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