C’era grande attesa per l’uscita della serie tv sull’omicidio di Sarah Scazzi. Ora, però, una svolta improvvisa che cambia i programmi
Prima un docufilm sul caso Yara Gambirasio, poi una serie tv sull’omicidio di Sarah Scazzi. Due dei grandi casi che hanno riguardato il nostro Paese sono ritornati alla ribalta della cronaca anche grazie alla decisione di raccontarli attraverso dei prodotti televisivi. Lavori che stanno provocando diverse polemiche e discussioni sui social e non solo.
Intanto nelle ultime ore è arrivata una decisione ufficiale sulla serie televisiva dedicata a Sarah Scazzi. Venerdì 25 ottobre era prevista l’uscita su Disney Plus della prima puntata di un lavoro che puntata a raccontare, ad ormai più di 14 anni di distanza da quel tragico 26 agosto 2010, il delitto di Avetrana. Una produzione che, per il momento, non andrà in onda per un motivo molto preciso.
Serie tv su Sarah Scazzi: la decisione del Tribunale
Per adesso la serie tv su Sarah Scazzi non andrà in onda. Lo stop deciso dal Tribunale di Taranto è dovuto al titolo che si è deciso di dare a questo lavoro. Il Comune, infatti, ha presentato il ricorso dopo aver scoperto la denominazione “Avetrana. Qui non è Hollywood“. Da parte dei giudici c’è l’intenzione in un prossimo futuro di dare il via libera a questo racconto di quanto successo nella città pugliese, ma ora la produzione deve trovare un nome diverso.
“La comunità ha sempre cercato di allontanare tanti pregiudizi – ha fatto sapere il sindaco – visto che la tragedia ha destato sin da subito sgomento nell’intera comunità. Una messa in onda di un prodotto cinematografico rischia di determinare un ulteriore attentato ai diritti della personalità accentuando il pregiudizio che già il titolo lascia presagire“. Una battaglia che quindi il Comune ha vinto ed ora la palla passa nuovamente alla produzione.
La serie su Sarah Scazzi in onda con un altro titolo
Da parte del Tribunale di Taranto nessuno stop definitivo a questa serie televisiva. La decisione di sospendere la messa in onda è dovuta al nome. Se in futuro si troverà un titolo diverso al lavoro e il Comune sarà d’accordo, allora si potrà raccontare nuovamente la storia dell’omicidio dell’agosto 2010. Per il momento, però, le condizioni non lo permettono e quindi i programmi dovranno essere rivisti. Non ci sarà il prossimo 25 ottobre la tanto attesa prima puntata.