Stefano Fresi è divenuto popolare grazie a Un Medico in Famiglia, raccontando però una bugia per entrare a far parte del cast della fiction.
Tra i migliori attori emergenti nei primi anni del nuovo millennio, oggi Stefano Fresi è molto conosciuto, soprattutto per quanto riguarda il grande schermo. Grande amico di Edoardo Leo, lo si ricorda nella trilogia avvincente di Smetto Quando Voglio – la cui trama è incentrata su un gruppo di amici che inventano un tipo di droga legale, per far fronte alla precarietà. Nell’anno corrente ha preso parte a diversi progetti tra cui i film I Migliori Giorni e Quando per il cinema mentre per la tv la serie Vivere non è un Gioco da Ragazzi – andato in onda poco prima dell’estate, su Rai1.
Non tutti ricordano però che l’artista romano ha cominciato la sua carriera – costellata di successi incredibili, successivamente – grazie al ruolo interpretato in Un Medico in Famiglia. Un’opportunità che gli ha permesso di spiccare il volo ma per far parte di quel cast d’eccezione – a quel tempo divenuto ormai iconico – è giunto perfino a mentire pur di parteciparvi. Un retroscena emerso solo recentemente, a distanza di anni, destando forte sbalordimento nell’animo dei telespettatori.
Stefano Fresi in Un Medico in Famiglia: quella bugia mai raccontata
L’occasione della vita è giunta, finalmente: Un Medico in Famiglia. Difatti, Stefano Fresi entra a far parte del cast durante la 4° stagione della serie, nei panni di Rosalbo Torello – un giovane ambizioso nonché nipote del marito di Cettina, impresario di pompe funebri. Compare anche l’anno dopo nel medesimo ruolo, ormai lanciatissimo. Un personaggio che gli ha aperto le porte della popolarità, divenendo una stella del firmamento.
Ma per ottenere il ruolo, si è trovato costretto a dover raccontare una bugia, su consiglio della sua agente. Infatti, requisito imprescindibile per interpretarlo è consistito proprio nell’inflessione milanese per quanto l’attore sia di Roma. Ebbene, la produzione ha annunciato fosse in cerca di un soggetto che provenisse veramente da Milano e il suggerimento datogli si è rivelato quello di riferire del suo presunto nonché longevo soggiorno nella città meneghina – per quanto non fosse vero.
Come si potrebbe dedurre, il provino ha esito positivo ed ecco il primo giorno di lavoro a Cinecittà in cui Stefano tradisce la sua origine, salutando il regista della fiction Claudio Norza – anche quest’ultimo romano. Un aneddoto divertente e spassoso illustrato ai microfoni del podcast De Core, condotto da Alessandro Pieravanti e Danilo da Fiumicino. Un piccolo escamotage, dunque – posto in atto con furbizia – il cui risultato è stato a dir poco stupefacente.