Tensione all’interno della Rai. Bruno Vespa in una nota rivela di aver abbandonato la celebrazione al Palazzo dei congressi per un motivo ben preciso
Il 6 ottobre 1924 non è una data qualunque per il mondo della comunicazione. La voce di Maria Luisa Boncompagni faceva ingresso per la prima volta nelle case degli italiani: nasceva ufficialmente la radio. La fondazione dell’URI nell’agosto dello stesso anno ha permesso di gettare le basi per dare vita ad una trasmissione delle notizie in modo diverso.
La radio in questi 100 anni ha attraversato periodi molto differenti. È stata presente durante il fascismo, ma anche raccontato eventi storici che hanno raccontato il mondo. E proprio ieri, sabato 5 ottobre, al Palazzo dei Congressi è andato in scena un evento per ricordare il centenario radiofonico oltre che festeggiare i 70 anni della televisione. Una serata che doveva essere di festa, ma in realtà si è trasformata in polemica.
Bruno Vespa attacca la Rai
Ad aprire lo scontro è stato Bruno Vespa. Lo storico conduttore di Porta a Porta è ormai uno dei personaggi di punta di viale Mazzini. Ma, nonostante questo, il giornalista ha deciso di lasciare la serata a causa del trattamento riservato alla sua trasmissione. Una qualcosa di un qualcosa di davvero sorprendente visto che stiamo parlando di un programma che ormai va in onda da più di 30 anni in seconda serata sulla prima rete.
“Ho abbandonato la celebrazione dei 100 anni della radio e dei 70 della televisione indignato per il trattamento riservato a Porta a Porta – sottolinea in una nota, citata dall’Ansa, Bruno Vespa – ci sono stati omaggi doverosi a monumenti della televisione come il Tv7 di Sergio Zavoli e il Quark di Piero Angela. Accanto a loro sono stati ricordati giustamente i programmi come Mixer di Minoli e Chi l’ha visto dalla compianta Raffai all’attuale Sciarelli. Nessuna parola o immagine sui 30 anni di Porta a Porta. Passa il tempo, ma l’anima profonda della Rai resta sempre dalla stessa parte“.
Nessuna replica da parte della Rai
La nota di Bruno Vespa è molto dura. Per il momento nessuna replica da parte della Rai. Da viale Mazzini si è preferito non commentare le parole del giornalista di Porta a Porta. Naturalmente non possiamo escludere che i vertici nelle prossime ore possano spiegare il perché di questa scelta. Di certo ci sarà un chiarimento interno.
Ieri sera alla celebrazione 100 anni radio e 70 televisione sono stati ricordati tanti buoni programmi, da Mixer a Chi l’ha visto. Non una parola sui 30 anni di Porta a porta. Cambiano le stagioni, ma l’anima profonda della Rai resta sempre dalla stessa parte.
— Bruno Vespa (@BrunoVespa) October 6, 2024