Il programma Vite al limite presenta senza filtri la difficile realtà vissuta dai pazienti affetti da obesità: solo alcuni sopravvivono.
Il tema dell’obesità non riceve ancora l’attenzione che meriterebbe. Programmi come Vite al limite consentono al pubblico di accedere ad una realtà sconosciuta, favorendo una maggiore conoscenza della patologia stessa e dei traumi che possono potenzialmente scatenarla. Non si tratta semplicemente di ossessione per il cibo, ma di compensazione di una mancanza, di un disagio, di un abbandono e molto altro. Ognuno dei protagonisti del format ha una storia da raccontare, una narrazione che spesso include abusi e violenze.
Il dottor Nowzaradan, divenuto noto proprio grazie alla trasmissione in onda su Real Time, non a caso invita i suoi pazienti ad una maggiore cura della propria salute mentale, ma anche ad un investimento futuro presso uno psicoterapeuta. Inoltre, quando il peso corporeo raggiunge un massimale difficile da gestire, succede spesso che le condizioni fisiche non permettano di eseguire l’intervento di bypass gastrico, fondamentale per ottenere una forma più tollerabile. L’intervento è molto delicato e, laddove l’organismo dovesse manifestare segni di cedimento, va interrotto immediatamente.
La delicatezza dell’operazione, così come i rischi associati ad essa, sono emersi durante la puntata che ha visto protagonisti Vianey Rodriguez e Allen Lewis. La coppia pesava rispettivamente 269 e 294 chili. La giovane, di appena 35 anni, ha raccontato di essersi rifugiata nel cibo per estraniarsi dalla realtà domestica, nella quale era soggetta ai continui abusi ed umiliazioni da parte della madre. Il destino ha voluto che, una volta raggiunta la maturità, Vianey incontrasse Allen, il quale tuttavia presentava il suo medesimo disturbo alimentare.
Il 51enne ha quindi deciso di chiedere aiuto a Nowzaradan per poter guarire insieme a sua moglie. I due dovettero rispettare una dieta che contemplava massimo 1200 calorie al giorno, privandosi di spuntini e junk food. Riuscirono così a raggiungere il peso necessario per sottoporsi all’intervento di bypass gastrico. L’operazione fu un successo per quanto riguarda Allen, tuttavia Vianey fu meno fortunata. Durante l’operazione il suo cuore smise di battere e Nowzaradan si vide costretto ad interrompere il trattamento.
“Non sei stata operata perché il tuo cuore si è fermato” – furono le prime parole del dottore alla sua paziente. Nei mesi a seguire Allen riuscì a perdere molti chili e Vianey lo seguì con un ritmo più lento, sfavorita ovviamente dalla mancanza del bypass. Questo tuttavia non la persuase a rinunciare al suo percorso di guarigione. “Non ho dubbi che finché avremo l’uno l’altra e lo faremo insieme, saremo in grado di fare qualsiasi cosa” – la promessa accorata della 35enne – “siamo entusiasti di vedere cosa ci riserverà il futuro”.
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