Fa molta attenzione perché, spesso, gli accertamenti fiscali scattano a causa di nostri errori piuttosto banali.
Basta davvero pochissimo per entrare nell’occhio del mirino del Fisco e far scattare gli accertamenti. Talvolta tutto inizia a causa di un nostro banale errore. vediamo a cosa dobbiamo prestare attenzione.
Il Governo di Giorgia meloni ha dato avvio ad una riforma del Fisco a 360 gradi i cui criteri guida sono, essenzialmente, due: razionalizzare e semplificare. L’obiettivo è contrastare in tutti i modi l’evasione ma, al tempo stesso, non far nemmeno più vivere il cittadino con l’incubo dell’Agenzia delle Entrate.
Quindi sì a rottamazione e definizione agevolata dei debiti per chi è in difficoltà ma, dall’altro lato, sì anche a controlli a tappeto e lotta ai “furbetti”. Ad entrare nell’occhio del mirino del Fisco, però, ci vuole davvero poco. In particolare c’è un errore banale e piuttosto comune che può far subito scattare gli accertamenti. Ora che è tempo di dichiarazione dei redditi, pertanto, bisogna prestare la massima attenzione ad un dettaglio o si rischiano controlli e anche pesanti sanzioni.
Fisco: questo banale errore fa scattare gli accertamenti
Ti sei trovata nell’occhio del mirino del Fisco ma sei assolutamente convinta di non aver fatto nulla di sbagliato? Forse è così. potresti aver solo commesso un comune errore in fase di dichiarazione dei redditi. Vediamo qual è l’errore che fa subito scattare gli accertamenti.
Massima attenzione alle spese che porti in deduzione, cioè quelle spese che abbassano la quota di reddito su cui si possono applicare le imposte. Se l’Agenzia delle Entrate ritiene che hai portato troppe spese in deduzione può subito far partire i controlli.
Infatti, di recente, la Corte di Cassazione ha confermato l’applicabilità della rideterminazione del reddito di impresa con metodo induttivo nel caso risultino delle anomalie a causa di un eccesso di deduzioni. Il problema è che gli accertamenti e le conseguenti sanzioni si basano unicamente sul metodo induttivo: cioè su ipotesi.
In pratica se il Fisco ritiene che tu abbia portato troppe spese in deduzione in relazione al tipo di attività che svolgi, anche senza nessuna certezza a riguardo, scattano i controlli e tu puoi essere sanzionato. La Corte di Cassazione, infatti, ha sentenziato che il metodo induttivo è del tutto lecito e, dunque, un giudice può basare le sue decisioni su presunzioni se le stesse sono gravi, precise e concordanti.
Va da sé che è fondamentale non commettere il minimo errore perché potrebbe costarti molto caro anche se da parte tua non ci fosse nessuna intenzione di evadere. In ogni caso, se fossi finito nell’occhio del mirino del Fisco per questo tipo di errore, ti è sempre data la possibilità di fornire prova contraria rispetto alle conclusioni dell’Agenzia delle entrate.