Parte il Reddito Alimentare: quello che c’è da sapere sulle modalità di presentazione e sui termini di scadenza delle domande per ottenerlo.
Dallo scorso 26 maggio il Governo Meloni ha varato una misura per venire in aiuto a molte persone che versano in situazioni di difficoltà economica: il Reddito Alimentare.
Non si tratta di un bonus o di un contributo in denaro tipo reddito di cittadinanza (adesso sostituto dall’assegno di inclusione), ma di un pacco alimentare ricco di prodotti utili per le famiglie e le persone.
La nuova misura sperimentale per la distribuzione gratuita dei pacchi alimentari spetta a chi ha un ISEE inferiore a un determinato importo. L’aiuto riguarderà i cibi rimasti invenduti nella distribuzione alimentare, destinati altrimenti a essere buttati via. Il provvedimento mira a raggiungere due obiettivi: a) il contrasto allo spreco materiale e b) la lotta contro la grave deprivazione materiale.
Ai nastri di partenza dunque il Reddito Alimentare 2024. Lo ha comunicato il Ministero del Lavoro: la distribuzione dei pacchi avverrà anche tramite gli enti del Terzo Settore. Ecco dove inizieranno le prime sperimentazioni e come fare domanda.
Al via quindi il Reddito Alimentare: la sperimentazione sta per partire nelle città di Genova, Firenze, Napoli e Palermo. Già è stato pubblicato l’avviso con le istruzioni per i comuni e gli enti interessati che potranno presentare i loro progetti entro il 31 di marzo.
Come detto col Reddito Alimentare si cerca da un lato di combattere lo spreco alimentare, dall’altro di aiutare concretamente le persone che versano in condizioni di povertà assoluta o che hanno grandi difficoltà a fare la spesa quotidiana. La misura è destinata a chi ha un ISEE inferiore a 15 mila euro. Potranno accedervi solo i cittadini registrati negli elenchi delle Organizzazioni partner Territoriali (OpT) del programma FEAD e quelle persone segnalate dai servizi sociali territoriali o da altre organizzazioni del Terzo Settore attive nella zona.
Per richiedere il Reddito Alimentare ci sarà tempo fino al 31 marzo 2024. Si potrà prenotare il proprio pacco alimentare attraverso un’app sullo smartphone e andare a ritirarlo presso un punto vendita designato. Per gli anziani e le persone fragili è prevista anche la possibilità della consegna direttamente a domicilio. I prodotti “invenduti” sono i cibi scartati giornalmente dai supermercati. Si tratta di prodotti di buona qualità, ma che non possono essere venduti nei supermercati perché le confezioni risultano danneggiate o per la vicinanza alla data di scadenza.
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