Per accedere gli alloggi a canone concordato è necessario presentare la domanda entro il 14 febbraio. Così potrai dire addio al canone per sempre.
Di recente è stata comunicata l’apertura del bando per accedere all’assegnazione di alloggi a canone concordato. Stiamo parlando di una modalità di contratto di locazione che prevede di usufruire di una serie di benefici e agevolazioni fiscali, in presenza di determinate condizioni.
Il contratto di locazione a canone concordato permette all’inquilino e al proprietario di beneficiare di importanti agevolazioni fiscali. Ci riferiamo alla cedolare secca e alla riduzione dell’imposta Municipale unica.
È stato pubblicato un nuovo bando per accedere ad alloggi con canone concordato. La domanda va presentata entro il 14 febbraio.
Alloggi a canone concordato: affrettati ad inviare la domanda
In base a quanto stabilito dalla legge n.431 del 1998, il contratto d’affitto a canone concordato prevede l’applicazione di costi fissati in base ad accordi locali, presi tra organizzazione delle proprietà edilizie e organizzazione dei conduttori maggiormente rappresentativi. I contratti generalmente hanno una durata che prevedono la formula 3 + 2.
Si parla di canone concordato perché, per questa tipologia di contratti di locazione, il canone non può essere scelto liberamente dal proprietario dell’immobile. L’affitto che il locatario dovrà versare è fissato dall’accordo territoriale di riferimento per il proprio comune.
A Terni è stato pubblicato un bando per l’assegnazione di otto lo alloggi a canone concordato nel contesto di Palazzo Manassei. Per partecipare all’assegnazione dei suddetti alloggi è necessario presentare una domanda entro il 14 febbraio 2024.
Potranno beneficiare di questa opportunità i soggetti che sono in possesso di determinati requisiti:
- Indicatore ISEE in corso di validità non superiore a 12 mila euro
- Un garante con ISEE pari o superiore a €12.000.
Per presentare la domanda è necessario rispettare il termine fissato dal bando. Inoltre l’istanza dovrà essere compilata e inoltrata esclusivamente in via telematica utilizzando il modulo messo a disposizione dal Comune.
Il modulo di richiesta è stato formulato dall’Ater, il cui personale si mette a disposizione per offrire supporto nella fase di compilazione e digitalizzazione dei documenti richiesti.
Ci sono importanti agevolazioni fiscali che rendono particolarmente convenienti i contratti di affitto a canone concordato:
- La cedolare secca del 10% che sostituisce IRPEF, addizionali, imposta di bollo o di registro;
- La base imponibile per il calcolo delle imposte è ridotta del 30%;
- Riduzione dell’IMU di cui una ha carattere nazionale che riduce la base imponibile del 25% e un’altra facoltativa stabilita dai comuni.