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Economia

Ancora pochi giorni per mettersi in regola con il Fisco, bastano solo 25 euro

Sta per scadere la proroga che consente a tutti di mettersi in regola con il Fisco con sole 25 euro. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Fisco e tasse sono da sempre un argomento delicato ma che, in qualche modo, va necessariamente affrontato al fine di non andare incontro a sanzioni che sarebbero, invece, facilmente evitabili. Ogni anno ci sono persone che ricevono infatti multe o addebiti per dichiarazioni dimenticate o fatte con estremo ritardo.

dichiarazione redditi in ritardo- (Cityrumors.it)

Un problema che in tanti casi è facilmente risolvibile restando entro i termini delle proroghe stabilite. Per fare un esempio pratico, ancora per pochi giorni è possibile mettersi in regola con il Fisco anche se non si è fatta l’ultima dichiarazione dei redditi. Per farlo e non incorrere in sanzioni anche salate, bastano 25 euro. Ecco, tutti i dettagli per non sbagliare e per agire sia correttamente che secondo i termini previsti.

Come mettersi in regola con il fisco con sole 25 euro entro la scadenza

Iniziamo con il ribadire che in questo caso stiamo parlando della dichiarazione dei redditi 2023 e quindi per l’anno d’imposta 2022. In pratica, di quella che andava fatta entro novembre 2023. Chi non l’ha ancora effettuata può evitare sanzioni agendo per tempo e quindi entro e non oltre il 28 febbraio 2024. Esiste infatti una tacita proroga per i ritardatari dopo la quale, però, la dichiarazione viene considerata omessa. Andando al come fare, l’azione è piuttosto semplice. Chi non ha effettuato la dichiarazione dei redditi 2023 (anno d’imposta 2022) entro il 30 novembre 2023, potrà agire ancora entro il 28 febbraio. Per farlo basterà presentarla e pagare una sanzione di 25 euro (codice tributo 8911).

Dichiarazione redditi in ritardo- (Cityrumors.it)

In caso di dubbi è possibile rivolgersi al proprio commercialista o se non se ne ha uno al CAF più vicino a casa. In questo modo si potranno avere tutte le dritte necessarie per agire per il meglio e per non rischiare sanzioni future che sarebbero ben più alte delle sole 25 euro di adesso. Ricordiamo che la dichiarazione dei redditi è richiesta anche per chi non è obbligato ma desiderava presentarla (e ha magari dimenticato di farlo) per ottenere eventuali detrazioni o deduzioni d’imposta.

Ciò che conta è agire per tempo e quindi entro il 28 febbraio 2024. Data dopo la quale ogni dichiarazione dei redditi 2023 non pervenuta sarà considerata omessa e quindi passibile di sanzioni ben più grandi che è possibile conoscere sempre rivolgendosi al commercialista o presso un CAF di zona.

Danila Franzone

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