Anticipo Pensionistico, un’opportunità per coloro che desiderano anticipare la pensione: attenti ai requisiti per evitare sorprese.
Nel panorama previdenziale del 2024, l’Anticipo Pensionistico (APE) Sociale emerge come una possibilità concreta per chi desidera lasciare il mondo del lavoro anticipatamente. Tuttavia, l’accesso a questo beneficio è soggetto a nuovi requisiti che vanno attentamente esaminati.
Il 2024 porta con sé un aumento del requisito anagrafico per l’APE Sociale a 63 anni e 5 mesi, mentre ulteriori restrizioni riguardano la cumulabilità con redditi da lavoro. Le categorie gravose identificate dalla Commissione Damiano nel 2022-2023 sono escluse, così come le riduzioni contributive per edili e ceramisti.
Per accedere all’APE Sociale oggi, è necessario avere almeno 63 anni e 5 mesi, non essere titolari di pensione e rientrare in una delle quattro categorie specificate dalla Legge di Bilancio 2017. Va sottolineata l’importante regola di incumulabilità con redditi di lavoro, ad eccezione di lavori occasionali, entro un massimo di 5.000 euro annui. L’importo massimo mensile è di 1.500 euro lordi, senza tredicesima, e senza rivalutazione fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia a 67 anni.
La domanda sorge spontanea: a chi spetta l’APE Sociale? Disoccupati involontari, caregiver, inabili e addetti a lavori gravosi trovano risposta in questo beneficio. I disoccupati, a seguito di licenziamento o altre cause, possono presentare domanda senza dover attendere i tradizionali tre mesi. Gli operai agricoli, in particolare, hanno delle agevolazioni legate al periodo di prova. I caregiver, coloro che assistono con dedizione familiari o coniugi, possono accedere all’APE Sociale dopo almeno sei mesi di assistenza. Inabili al lavoro con una riduzione della capacità lavorativa del 74%, e gli addetti a lavori gravosi con specifici requisiti temporali, possono anch’essi beneficiare di questa forma di anticipazione pensionistica.
Per fare richiesta di APE Sociale, il procedimento rimane invariato: prima la verifica del diritto presso l’INPS e poi la presentazione della domanda definitiva. Esistono moduli specifici per chi svolge lavori gravosi, garantendo un’attestazione adeguata del datore di lavoro. Il calendario delle scadenze è cruciale: la domanda tempestiva entro il 15 luglio, ma è possibile presentarla fino al 30 novembre, con risorse limitate. Le risposte dell’INPS arrivano entro il 30 giugno, il 15 ottobre e il 31 dicembre, a seconda della data di presentazione della domanda di verifica.
L’APE Sociale inizia a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla domanda di trattamento, previa cessazione dell’attività lavorativa. Tuttavia, è importante notare che questa forma di anticipazione pensionistica è incompatibile con altri ammortizzatori sociali come l’ISCRO, e il suo importo influisce sull’ISEE, fondamentale per la concessione di altri ammortizzatori.
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