Una novità importante in aiuto alle famiglie: è stato approvato il bonus cibo per i figli. Di cosa si tratta e dove è disponibile
Il caro vita ha messo a dura prova moltissime famiglie e i nuclei familiari con figli si sono ritrovati a dover garantire ai loro bambini le esigenze primarie legate alla crescita e all’istruzione scolastica nonostante l’incremento dei costi a tutto campo provocato nei mesi scorsi dall’inflazione. Dalle spese per il cibo fino ai costi per le tariffe scolastiche o per il materiale di cancelleria, gli incrementi hanno reso le cose difficili a tante persone e in particolare ai neo genitori.
Ci sono genitori che, dunque, hanno dovuto fare i conti al centesimo per riuscire ad arrivare alla fine del mese con ancora denaro in tasca. In tale contesto esiste un bonus di recente introduzione che potrà aiutare moltissime famiglie e che riguarda una delle necessità principali dei figli. Si tratta del bonus cibo, pensato per essere erogato sulla base di quattro fasce Isee. Scopriamo che cos’è e come è strutturato ma soprattutto quali bambini possano averne accesso e quanto sarà possibile risparmiare.
Bonus cibo figli approvato per il 2024: quali requisiti per richiederlo
L’agevolazione in questione non riguarda le spese per acquistare alimenti al supermercato bensì il costo relativo alle tariffe del servizio mensa scolastica. Si tratta di una spesa irrinunciabile per la maggior parte delle famiglie dal momento che consente loro di avere la certezza che i propri figli, durante l’orario scolastico, possano nutrirsi adeguatamente. Ebbene in diversi casi però questo costo può diventare difficilmente sostenibile dai nuclei familiari in situazioni di precarietà economica. A tal proposito molte amministrazioni comunali cercano di intervenire con varie forme d’aiuto.
È il caso del comune di Vimercate, nella provincia di Monza e Brianza, che ha rivisto con specifica delibera di giunta le tariffe a partire dall’anno scolastico 2024/2025. Una revisione che, come specificato dall’amministrazione, segue “principi di equità, imparzialità e progressività” e che avrà una serie di effetti specifici. Anzitutto per alunni residenti con reddito Isee fino a 3000 euro non vi sarà alcun aumento, un vero e proprio ‘bonus’ considerate le difficoltà del momento dovute al caro vita.
Verrà inoltre ampliata la soglia Isee per accedere alla tariffa agevolata di un euro: questo produrrà una riduzione tariffaria, rispetto all’anno scolastico 2023/2024, del 60% per diverse famiglie. Aumenterà invece dell’8% il costo del pasto nel caso di Isee compreso tra 5000,01 e 40mila euro con una variazione compresa tra 0,12 e 0,50 euro. Per le fasce Isee superiori a 40mila euro l’aumento sarà invece del 10%, pari ad un massimo di 0,59 euro a pasto.