Nuovo bonus per chi si trova ad aiutare i parenti anziani: ecco in cosa consiste e come ottenerlo, la spiegazione del CAF.
Tra le tante agevolazioni messe a disposizione dallo Stato i cittadini che ne hanno diritto possono sfruttare un particolare nuovo bonus, dedicato nello specifico a tutti quelli che, per una serie di circostanze, si trovano a dover assistere e a prendersi cura di parenti anziani.
Sono diversi i bonus messi a disposizione dei cittadini, sia per sostenere le spese relative alle bollette, o alla spesa (con vari sussidi dedicati alle fasce della popolazione maggiormente in difficoltà) sia per chi si trova in particolari situazioni; è proprio questo il caso di tutte le persone che si trovano a vivere con un parente invalido.
Prendersi cura di una persona disabile o non autosufficiente è sicuramente un impegno non facile e può portare diverse sfide; fortunatamente, ci sono varie agevolazioni nate con l’obiettivo di rendere meno gravosa la situazione. Ecco quali sono nello specifico e come averle, un aiuto concreto a chi ne ha bisogno.
Bonus per aiutare parenti e anziani disabili e/o non autosufficienti
Ci sono diversi vantaggi, economici e non, che un caregiver (persona che si dedica all’assistenza del parente disabile in questione) può sfruttare; ad esempio, come riporta il sito investireoggi.it, si può beneficiare dell’esenzione dal pagamento del bollo auto, di un’IVA agevolata sull’acquisto di vari dispositivi per chi detiene la legge 104, nonché vari indennizzi e pensioni a sostegno.
Nel caso specifico delle pensioni spicca l’Ape sociale, rivolta a categorie specifiche come disabili, disoccupati, lavoratori in occupazioni gravose e anche ai caregiver. Questa forma di pensionamento anticipato è possibile con almeno 30 anni di contributi e 63 anni e mezzo di età. I caregiver che volessero il pensionamento anticipato possono anche sfruttare Quota 41 (con almeno 35 anni effettivi di contribuzione) o, in caso di genere femminile, Opzione Donna (con 61 anni di età e almeno 35 anni di contributi).
Per i lavoratori è previsto invece un congedo straordinario di 24 mesi, nel caso in cui si debba assistere un familiare disabile con almeno il 74% di invalidità. Come requisito è necessaria una convivenza iniziata prima della domanda, anche solo un giorno; nei 24 mesi di congedo, si potrà beneficiare della copertura contributiva completa da parte dell’INPS.