Arriva la pensione per chi ha solo 5 anni di contributi: approfitta dello strumento di giustizia sociale

Cinque anni di contributi per andare in pensione possono bastare grazie allo strumento di giustizia sociale. Come funziona.

Il pensionamento con soli cinque anni di contributi non è un miraggio. Alcuni lavoratori possono sfruttare un metodo loro dedicato per lasciare il mondo del lavoro in modo alternativo.

Pensione con 5 anni di contributi e metodo giustizia sociale
Bastano cinque anni di contributi per la pensione (Cityrumors.it)

Per andare in pensione occorre soddisfare requisiti contributivi e/o reddituali più altre condizioni. Il sistema previdenziale italiano prevede diversi scivoli pensionistici ma quasi tutti richiedono un elevato numero di contributi. Oltre la pensione di vecchiaia raggiungibile a 67 anni di età con 20 di contributi c’è la pensione anticipata ordinaria con 42 anni e dieci mesi di contributi (un anno in meno per le donne), Quota 103 con 41 anni di contributi e 62 anni di età e Opzione Donna con 35 anni di contributi e 60, 59 o 58 anni in base al numero di figli.

Anche altri scivoli richiedono minimo 20 anni di contributi. Eppure per tanti cittadini tale traguardo è veramente impossibile da raggiungere. Niente paura, la pensione con cinque anni di contribuzione è possibile. Vediamo quali requisiti soddisfare.

In pensione con 5 anni di contributi, requisiti e modalità di richiesta

Più opzioni permettono il pensionamento con cinque anni di contributi. Iniziamo dalla pensione di vecchiaia raggiungibile a 71 anni dai lavoratori contributivi puri (ossia coloro che hanno iniziato a maturare contributi dal 1996) iscritti a Casse previdenziali dell’INPS. L’obbligo è di aver versato 5 anni di contribuzione togliendo dal conteggio i contributi figurativi (maternità, disoccupazione, malattia).

In pensione con cinque anni di contributi
Come andare in pensione con cinque anni di contributi (Cityrumors.it)

La pensione con 5 anni di contributi è concessa anche a chi ne ha versati almeno tre nel quinquennio precedente la richiesta di assegno ordinario di invalidità. Tale scivolo, dunque, è dedicato solo a chi ha riconosciuta la riduzione della capacità lavorativa di un terzo e rientra, dunque, in determinati limiti reddituali. Cinque anni sono previsti pure per le casalinghe che hanno versato contributi al Fondo Pensione Casalinghe presso l’INPS.

Il Fondo propone un’opzione di previdenza facoltativa sia per gli uomini che per le donne che si occupano dei lavori di cura domestica. Versando spontaneamente i contributi possono costruire una pensione a condizione che il versamento annuale sia superiore a 310 euro (circa 25,84 euro al mese). Queste, dunque, le possibilità di pensionamento con cinque anni di contributi ma occorre specificare che l’assegno percepito sarà veramente basso, poche centinaia di euro. Potendo aumentare il numero dei contributi, dunque, l’uscita dal mondo del lavoro andrà valutata attentamente.

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