Preparati per cambiamenti cruciali: l’Assegno di Invalidità si trova di fronte a tagli e regolamenti imminenti. È il momento di rimanere in allerta e comprendere le implicazioni di queste novità.
L’Assegno Ordinario di Invalidità (Aoi) offre un sostegno finanziario prezioso per 13 mesi a chi ha una capacità lavorativa ridotta al 67% a causa di condizioni di salute. Ma c’è di più. Questa non è solo una prestazione economica, è una sorta di pensione che può convivere armoniosamente con i redditi derivanti da attività lavorativa, purché rientrino in determinati limiti. Questi limiti vengono rivisti e aggiornati di anno in anno, mantenendo il passo con i tempi.
Ora, affinché possiate immergervi in questo prezioso supporto, ci sono alcuni requisiti da soddisfare. Si parla di contributi previdenziali, di capacità lavorativa ridotta e di valutazioni mediche. Ecco un’altra chicca: l’Aoi non è solo per chi lavora per conto proprio, ma anche per i dipendenti del settore privato. E se siete già invalidi prima di iniziare la vostra attività, ci sono ancora vie aperte per voi, purché dimostriate un peggioramento delle condizioni di salute nel corso degli anni.
Ora, per quanto riguarda la durata, inizialmente l’Aoi è concesso per 3 anni, ma se la riduzione della capacità lavorativa persiste, ci sono procedure per estenderne la validità. E dopo il terzo riconoscimento consecutivo, il sostegno è praticamente garantito senza ulteriori domande.
Quanto si riceve e quando può subire dei tagli
Ma quanto si riceve? Ah, questa è la domanda d’oro! L’importo dipende dai contributi versati durante la carriera lavorativa. E ci sono regole precise su come calcolarlo, che tengono conto dell’anzianità assicurativa e altro ancora. Tuttavia, attenzione: l’importo può essere ridotto in base al reddito da lavoro che percepisci: fino al 25% per redditi intermedi e addirittura al 50% per quelli più elevati. Ma c’è di più: per chi continua a lavorare mentre riceve l’assegno, ci sono ulteriori tagli. Se il vostro assegno supera il minimo vitale, preparatevi per una seconda decurtazione, determinata in base al reddito e al tipo di lavoro che svolgete.
Per i lavoratori autonomi, è prevista una trattenuta del 50% sulla parte eccedente, mentre per i dipendenti, il datore di lavoro si occupa di questa operazione, versando l’importo trattenuto all’INPS. Tuttavia, c’è un’eccezione: quando il dipendente raggiunge 40 anni di contributi, si spegne il rubinetto delle trattenute giornaliere, a meno che non vi sia un caso di cumulo. E questo è importante: lavorare mentre si riceve l’Assegno Ordinario di Invalidità comporta alcune considerazioni finanziarie da tenere presenti. Infine, per coloro che si avvicinano alla pensione, ci sono implicazioni da considerare. L’Aoi non consente l’accesso anticipato alla pensione, ma ci sono vie alternative per navigare questo percorso in modo agevole.