Migliaia di persone sono a rischio: potrebbero perdere per sempre l’Assegno d’Inclusione. Vediamo cosa sta succedendo.
L’Assegno d’Inclusione è in vigore da circa 5 mesi ma sta già creando un grande scompiglio e migliaia di famiglie già rischiano di perderlo. Vediamo chi rischia grosso e cosa fare subito per non perdere il sussidio.
Come tutti ben sappiamo, a partire dallo scorso gennaio, il Reddito di Cittadinanza è stato sostituito dall’Assegno d’Inclusione: un sussidio studiato dal Governo di Giorgia Meloni per aiutare i nuclei familiari più in difficoltà . L’importo e la durata di questo nuovo aiuto sono gli stessi del vecchio Reddito: 500 euro al mese più eventuali 280 per chi vive in affitto.
L’agevolazione può essere erogata fino ad un massimo di 18 mese e prorogata per altri 12 mensilità dopo una pausa di un mese. Tuttavia le differenze rispetto al vecchio Reddito di Cittadinanza sono tante e importanti. Per prima cosa, per ottenere l’Assegno di Inclusione, non è sufficiente essere in una situazione di svantaggio economico.
E’ necessario anche che, all’interno della famiglia, ci sia almeno un componente affetto da disabilitĂ certificata o un minorenne o un anziano con almeno 60 anni di etĂ . Inoltre, per avere diritto all’aiuto, oltre a fare richiesta all’Inps bisogna sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale ed essere presi in carico dai servizi sociali.Â
Migliaia di famiglie rischiano di perdere l’Assegno d’Inclusione e di restare senza aiuti di punto in bianco. Secondo i dati svelati dal Ministero di lavoro, oltre 300 mila famiglie potrebbero non ricevere più l’aiuto a breve. Vediamo chi è a rischio e cosa bisogna fare per mettersi al riparo dalla sospensione del sussidio.
Come anticipato, per ottenere l’Assegno d’Inclusione, è necessario sottoscrivere il Patto di Attivazione digitale ed, entro 120 giorni, bisogna essere presi in carico dai servizi sociali. Chi ha fatto richiesta a dicembre ma non si è ancora presentato presso i servizi sociali, ora rischia di perdere il sussidio.Â
Infatti, per i primi che hanno fatto domanda, il termine ultimo è scaduto il 25 maggio. Chi ancora non ha fatto quel che doveva, a partire da giugno non riceverà più l’Assegno di Inclusione a meno che non si metta in regola nel frattempo. Secondo i primi dati del Ministero del Lavoro, attualmente, sono a rischio oltre 300.000 famiglie in quanto, dei 672.926 nuclei familiari che stanno ricevendo l’aiuto, meno della metà risultano presi in carico dai servizi sociali dei Comuni.
Chi è a rischio, pertanto, per prima cosa deve chiamare il Comune e fissare un appuntamento con i servizi sociali in modo da evitare di perdere questo importante aiuto. Nel caso in cui il sussidio dovesse essere sospeso, comunque, verrà riattivato una volta che il nucleo familiare avrà completato tutto l’iter richiesto.
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