Arrivano i chiarimenti dell’Inps: la legge di Bilancio ha cambiato molte cose sul fronte delle pensioni. Vediamo la novità più importante.
La legge di Bilancio 2024 ha cambiato parecchie cose sul fronte della previdenza sociale. In particolare una modifica renderà più facile andare in pensione. Vediamo tutto nei dettagli.
Pensione più facile. La novità è stata introdotta dal Governo di Giorgia Meloni con la legge di Bilancio 2024 ma non tutti ne sono al corrente e, per questo, l’Inps è intervenuta per chiarire ogni aspetto. Purtroppo, a dispetto di quanto molti speravano, il Governo Meloni non è ancora riuscito ad abolire la legge Fornero che ha fissato l’età pensionabile a 67 anni.
Andare oltre la Fornero resta uno dei principali obiettivi di legislatura di questo Esecutivo ma, al momento, non era possibile. Oltre alla mancanza di adeguate risorse economiche, il crollo importante della natalità che si è abbattuto sul nostro Paese negli ultimi anni, rende davvero difficile pensare di agevolare troppe uscite anticipate dal lavoro. Tuttavia, con la legge di Bilancio 2024, è stata introdotta una novità davvero molto importante che permetterà a molti di uscire dal lavoro prima del previsto.
Pensioni 2024: ecco la novità più importante
Andare in pensione nel 2024 per molti lavoratori sarà decisamente più facile e anche gran parte di coloro che non sono riusciti a uscire dal lavoro nel 2023, quest’anno potrebbero farcela. Da quest’anno, infatti , sarà possibile avere un assegno mensile dall’Inps anche con pochi contributi. Vediamo tutti i dettagli.
Come anticipato la legge Fornero ha stabilito che per poter accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria è necessario avere almeno 67 anni di età. Ma non solo: non basta soddisfare il requisito anagrafico per poter lasciare il lavoro. L’ex ministro del Lavoro del Governo Monti, infatti, ha stabilito che per andare in pensione a 67 anni è necessario anche avere almeno 20 anni di contributi e aver maturato un assegno previdenziale pari almeno a 1,5 volte l’importo dell’Assegno sociale.
L’importo dell’Assegno sociale cambia ogni anno in quanto è soggetto a rivalutazione. Questo terzo requisito previsto dalla legge Fornero ha sempre penalizzato coloro che hanno stipendi bassi. Infatti il sistema di calcolo contributivo entrato in vigore nel 1996, per calcolare l’importo della pensione, tiene conto solo dei contributi versati e dell’età a cui una persona esce dal lavoro.
In pratica l’insieme dei contributi viene moltiplicato per un coefficiente di trasformazione che aumenta con l’aumentare dell’età. Chi ha uno stipendio basso, naturalmente, ha pochi contributi e di conseguenza, spesso, non riusciva a raggiungere un importo pari a 1,5 volte l’assegno sociale. Quindi era costretto a continuare a lavorare.
Ma da quest’anno non è più così. Il Governo Meloni, con la legge di Bilancio, ha modificato quest’ultimo requisito. Pertanto, nel 2024, per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria bisogna sempre avere almeno 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi ma è sufficiente aver maturato un assegno previdenziale pari al solo importo dell’assegno sociale che, per quest’anno, corrisponde a 534,41 euro al mese. Chi raggiunge tale soglia, dunque, quest’anno può andare in pensione.