Assegno unico, il doppio SMS che mette in allarme le famiglie. Che cosa dicono i messaggi di provenienza INPS.
L’Assegno unico e universale (AUU) è la più importante prestazione di welfare a favore delle famiglie con prole. Una misura attesa ogni mese da milioni di beneficiari. Si tratta di un contributo economico che come noto è erogato dall’INPS su domanda e a partire da precisi requisiti anagrafici ed economici, attestati dalla documentazione ISEE. I beneficiari devono rispettare alcune precise regole per il puntuale accredito mensile del contributo.
In caso contrario, per esempio per mancato invio della documentazione ISEE in corso di validità, si rischia la sospensione della prestazione in attesa di chiarimenti. In altre situazioni c’è anche il rischio di decadenza della prestazione, per mancanza dei requisiti richiesti, per esempio. In questi giorni numerose famiglie si sono viste recapitare dal parte di INPS dei messaggi che le informavano sulla decadenza della domanda dell’AUU. Ma cosa succede?
Assegno unico decaduto, i messaggi dell’INPS
Nei giorni scorsi diverse famiglie hanno ricevuto un messaggio dall’INPS che comunicava loro la decadenza della domanda, creando non poche preoccupazioni per i beneficiari coinvolti. Poche ore dopo arrivava il chiarimento. La decadenza si riferiva alle domande inviate dai percettori del vecchio Reddito di Cittadinanza (RdC).
Queste famiglie, nel periodo di sospensione del RdC dopo i 18 mesi di fruizione, erano tenute a inviare domanda all’INPS per l’erogazione dell’AUU, al fine di garantire la continuità del contributo anche nel periodo di fermo del Reddito di Cittadinanza. Infatti durante l’erogazione dell’indennità, l’AUU era integrato ad essa e l’INPS provvedeva a erogare l’Assegno per i figli anche nella fase di sospensione del sussidio, previa domanda.
Quindi l’erogazione era automatica, ma le famiglie dovevano presentare domanda durante la sospensione. Il primo messaggio tardivo dell’INPS riguardava proprio le famiglie che avevano presentato domanda per l’AUU su RdC. La domanda decaduta era quella. Il chiarimento è arrivato qualche ora dopo il primo messaggio, come detto, con la pubblicazione di note sui canali social e sul sito di INPS.
Successivamente un secondo messaggio ha chiarito ulteriormente la faccenda: i messaggi sono arrivati ai beneficiari che in passato fruivano del Reddito di Cittadinanza e inviavano domanda per l’AUU su RdC nel periodo di sospensione o quando non era necessario. Comunque la sottolineatura importante riguarda la domanda in corso che non è coinvolta da questi messaggi.
Tutte le domande accolte continueranno a ricevere l’AUU, come informano i messaggi di INPS. Le rate di giugno arriveranno regolarmente con le scadenze previste per i pagamenti ordinari e per i conguagli eventuali.