La misura dell’Assegno Unico è entrata in vigore da due anni e spuntano volontà politiche che fanno arrabbiare gli italiani.
L’attuale Governo vanta molti successi che avrebbe raggiunto nel migliorare l’economia del nostro Paese, l’occupazione, e altri aspetti strutturali. Di fatto, forse a causa di guerre e del post pandemia, gli italiani si stanno impoverendo sempre di più, gli stipendi non aumentano e fare dei figli è diventato un “lusso per pochi”.
Sicuramente Meloni ha pensato a come aiutare le famiglie e chi voleva mettere al mondo dei figli, ideando misure come i vari bonus mamme, gli sgravi fiscali per le madri lavoratrici e altri, che accompagnano il noto Assegno Unico Universale. Ma, da alcuni dati emersi di recente, si evince che in Italia, proprio e purtroppo come per molte altre cose, non siamo messi bene.
Gli italiani hanno scoperto il problema grave dell’Assegno Unico e adesso sono infuriati
Il nostro Paese continua a segnare tristi record e ciò significa che in qualche modo la politica non è riuscita a risolvere determinati problemi. L’elenco sarebbe molto lungo, ma per il momento ci soffermiamo sulle criticità inerenti l’Assegno Unico Universale, la misura a sostegno delle famiglie con figli. Come sappiamo, a seconda dell’ISEE e della situazione familiare, l’INPS eroga determinate cifre mensili di importo variabile.
La misura si rivela più cospicua in caso di figli minorenni o maggiorenni con gravi disabilità. Ma, nonostante milioni di famiglie ricevano ogni mese l’Assegno Unico, si scopre che gli importi sono tra i più bassi in Europa. L’Italia, in quanto ad assegni, è sopra solamente ai ciprioti e agli olandesi.
A rivelare questa triste verità è un’analisi condotta da Eurostat inerente le erogazioni dell’anno 2021. Da allora c’è stato qualche aumento per allinearsi all’inflazione, ma la sostanza non cambia: le famiglie italiane ricevono importi irrisori rispetto a quelle degli altri Paesi Membri. In Europa, quindi, nel 2021 i cittadini cui spetta l’Assegno unico hanno ricevuto in media 777 euro, contro i 385 dell’Italia.
Il sindacato Uilpa precisa che “le cifre vanno comparate al costo della vita del paese specifico ma la differenza della metà dell’importo è un segno evidente della condizione italiana”. Quindi anche se in UE il costo della vita è più alto, gli assegni erogati nel nostro Paese sono comunque troppo bassi. Non dimentichiamoci che anche gli stipendi italiani sono fermi agli anni ’90. A differenza di quelli degli altri Paesi UE che hanno visto aumenti anche considerevoli.
I dati più recenti ci dicono che il reddito medio migliore si trova in Lussemburgo (con 3.611 euro); a seguire, troviamo la Danimarca (1.858 euro) e poi la Germania (1.575 euro). Una notizia che non fa certo piacere agli italiani, tra i più vessati in Europa da tasse e caro vita, e che si stanno impoverendo sempre di più.