Con l’arrivo del nuovo anno l’Assegno Unico ha conosciuto molte novità: ecco cos’è cambiato e come si può calcolare il suo valore
L’Assegno Unico Universale è l’agevolazione economica per le famiglie con bambini a carico che è stata introdotta in Italia nel 2022. Si tratta di una nuova misura, che nasce da precedenti sostegni economici tra i quali l’assegno per i familiari a carico e le detrazioni per i figli. Il suo scopo è quello di rendere il sistema di sostegno alle famiglie più efficiente.
Come ogni misura di questo tipo, il suo valore economico varia a seconda del reddito che ogni famiglia ha dichiarato nell’ISEE e il suo accredito avviene a ricorrenza mensile. Possono formalizzare una richiesta tutte le famiglie che hanno a carico figli fino ai ventuno anni.
Le modalità di pagamento, come accennato, sono mensili e dopo quella di gennaio, a breve andrà erogato anche il secondo pagamento dell’anno. Nel frattempo, però, attenzione. Per chi non l’avesse già notato nei primi giorni del nuovo anno, l’Assegno Unico ha subito delle variazioni, tanto per quanto concerne il rinnovo, quanto per le cifre che verranno pagate alle famiglie.
In tal senso, a darne contezza è lo stesso INPS che, con un aggiornamento sul proprio sito di riferimento, ha reso note le nuove condizioni per percepire e sapere quanto si metteranno in tasca le famiglia per via dell’Assegno Unico.
Per quanto riguarda la domanda, se questa è già stata fatta in passato non sarà necessario farne una nuova. Ovviamente, a meno che non abbia ricevuto comunicazione di decadenza, revoca o rifiuto della domanda. Il rinnovo sarà, infatti, automatico. Bisognerà, però, ricordarsi di segnalare eventuali variazioni: la nascita di un nuovo figlio o la maggiore età di un altro.
Per calcolare la somma, ovviamente, sarà fondamentale emettere un nuovo ISEE per il 2025 e che riassuma la situazione economica dell’anno appena terminato. Se questo non verrà presentato, allora sarà erogato l’importo minimo. Tuttavia, presentando l’Isee entro il 30 giugno 2025, gli importi saranno ricalcolati e verranno corrisposti eventuali arretrati.
Dal 1° gennaio di quest’anno, però, ci saranno degli adeguamenti della somma da pagare alle famiglie. Il calcolo, infatti verrà ricalibrato sugli aggiornamenti relativi al costo della vita. Nel 2024 è stato registrato un aumento dello 0,8% in Italia, motivo per cui si registrano i seguenti cambiamenti:
genitori con figli sotto 1 anno (aumento del 50% dell’AUU fino al primo anno di vita), famiglie con almeno 3 figli e Isee fino a 45.939,56 euro (aumento del 50% per i figli tra 1 e 3 anni); famiglie con almeno 4 figli (aumento fisso di 150 euro al mese); maggiorazione transitoria (gennaio-febbraio 2025) per chi ha un Isee fino a 25.000 euro e ha ricevuto l’Assegno per il Nucleo Familiare (Anf) nel 2021.
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