Cosa devono fare? Sono tenuti a sottoscrivere una polizza di responsabilità civile. Ovviamente un qualcosa che non ha lasciato indifferenti coloro che si sono sentiti chiamare in causa. Ma perché è stato effettuato tutto questo? Un cambiamento dovuto al recepimento italiano della direttiva europea 2021/2118/UE. Una precedente norma che consentiva ai proprietari di non pagare il premio (ovviamente la loro vettura doveva essere chiusa in una area privata).
Assicurazione RC auto, importanti novità: le ultime
Il legislatore di Bruxelles ha l’obiettivo di garantire una maggiore tutela nei confronti di coloro che vengono danneggiati da un’auto, pedone o altro oggetto. Pare che il decreto legislativo 184/2023 abbia ampliato il contenuto dell’articolo 122 del Codice delle assicurazioni. Morale della favola? L’assicurazione RC auto è obbligatoria “a prescindere dalle caratteristiche del veicolo, dal terreno su cui si trovi e dal fatto che sia fermo o meno”. Ed ovviamente anche dalle sue condizioni.
Quali sono le deroghe in questione? La prima è l’esenzione per i veicoli ritirati dalla circolazione. Segno del fatto che non servirà più parcheggiarlo in un posto sicuro, ma serve la cancellazione dal Pra. Un discorso che riguarda anche quelli destinati alla rottamazione a cui è stata ritirata la carta di circolazione, o quelli radiati per esportazione.
La seconda deroga all’assicurazione RC auto riguarda quei proprietari che potranno non pagare i veicoli il cui uso è vietato, sia in maniera temporanea che permanentemente. A decidere per il divieto deve pensarci l’autorità. La terza deroga riguarda i proprietari di veicoli non idonei all’uso come mezzo di trasporto. La quarta deroga prevede quei veicoli il cui utilizzo è sospeso (anche fino a 10 mesi) in seguito a una comunicazione formale alla propria compagnia di assicurazione.
In conclusione, la deroga numero cinque, riguarda quelle vetture che, senza motore, sono esposte in musei, saloni o altre strutture. Altri tipi di deroghe verranno emanate direttamente dal ministero delle Imprese e da quello del Made in Italy (anche dalle Infrastrutture e dei Trasporti). Un discorso che riguarda anche i veicoli a 2 ruote che non sono stati utilizzati fino ad ora.