L’assegno INPS può essere incrementato ogni mese. Le possibilità attualmente offerte dal sistema previdenziale.
Le pensioni di molti lavoratori che si accingono a concludere loro carriera professionale sono purtroppo basse. Il sistema attuale prevede un calcolo contributivo dell’assegno basato sul montante contributivo, sul coefficiente di trasformazione e sull’età dell’assicurato. Un sistema che premia carriere stabili e lunghe, con stipendi alti.
Al contrario per lavoratori con carriere professionali precarie, periodi di inoccupazione e stipendi bassi le prospettive sono pessime, con assegni pensionistici a dir poco irrisori. Ma come rimediare in una situazione del genere? Esistono varie strategie che prevedono la stipula di trattamenti complementari o integrativi per la costruzione di rendite aggiuntive. E ci sono anche altre opportunità da sfruttare. Vediamo una breve panoramica.
Tra gli strumenti a disposizione del lavoratore che si accinge a terminare la carriera professionale e ad accedere alla pensione c’è la ricostituzione contributiva. Si tratta di un utile strumento per ridefinire l’importo dell’assegno pensionistico, verificando contributi versati o maturati prima delle decorrenza della pensione stessa.
Può essere considerata una soluzione per rivolvere alcune anomalie emerse dal conteggio che si effettua per la stima della rata pensionistica. Per esempio può capitare che non venga considerato il periodo del servizio militare di leva o che fasi di malattia durante il lavoro non siano state calcolate correttamente nella liquidazione del trattamento. Lo strumento della ricostituzione contributiva può essere richiesto da lavoratori provenienti da varie gestioni.
Per esempio da lavoratori autonomi, pensionati della gestione pubblica, dipendenti che rilevano anomalie nella loro pensione. La domanda può essere presentata autonomamente mediante il servizio online dell’INPS o con il supporto di un Ente di patronato. Non c’è una scadenza per la presentazione della domanda, ma conviene farla per tempo prima della pensione, per avere una rapida elaborazione della pratica.
Altro utile strumento per incrementare il proprio assegno è il supplemento di pensione, destinato a coloro che proseguono un’attività professionale dopo il pensionamento. Il supplemento si ha solo dopo specifica richiesta e consiste nel riconoscimento della contribuzione previdenziale versata dopo l’accesso alla pensione stessa. Il riconoscimento può essere richiesto dai pensionati che fanno parte delle varie gestioni INPS, non esclusi lavoratori autonomi, dipendenti e iscritti alla gestione separata.
Bisogna però prestare attenzione ai tempi di scadenza della domanda che variano a seconda della gestione pensionistica di appartenenza. Per esempio per l’Assicurazione generale obbligatoria, il termine è fissato in 5 anni, lo stesso termine per la Gestione separata. La decorrenza del supplemento è fissata al primo giorno del mese successivo a quello di invio della richiesta.
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