Pensioni, per chi sceglie di andarci con quota 103 arriva una beffa davvero non di poco: ecco quanto perde rispetto al suo assegno chi decide di percorrere questa strada.
In materia di pensioni, il tema divisivo è sostanzialmente sempre lo stesso. Da una parte ci sono i giovani che lo vedono come una sorta di miraggio impossibile da raggiungere e lontanissimo nel tempo, come si suol dire. Dall’altra, invece, coloro che beneficiano di questo assegnano lamentano gli importi troppo bassi e che sono sempre meno adeguati rispetto al caro prezzi a cui stiamo assistendo da tantissimo tempo. E che riguardano ogni aspetto della nostra vita, a causa del rincaro delle materie prime e dell’inflazione.
Esistono varie strade per poter accedere alla pensione ma una delle opzioni più accreditate e di cui più si è parlato di più nell’ultimo periodo è la cosiddetta Quota 103. In tal senso, però, sta crescendo a riguardo il malumore dal momento che si è trattato, secondo i numeri attualmente in possesso, di un autentico flop. Proprio in ragione di quanto detto fino a questo momento, andiamo a spiegare le ragioni che si celano dietro questo fallimento.
Dal momento che il mondo del lavoro sta vivendo una fase di forte contrazione, il Governo sta intervenendo per cercare di attuare delle politiche di inserimento. Soprattutto nei confronti dei giovani. Anche per incentivare il progresso e per far entrare profili che siano maggiormente al passo con i tempi, è stata proposta la cosiddetta quota 103. In questo caso, infatti, si può uscire dal mondo del lavoro a 62 anni di età e con 41 anni di contributi. Nelle idee, raccoglie l’eredità di quota 100 prima e di quota 102 poi.
Nonostante potesse sembrare una sorta di manna dal cielo, in realtà i numeri ci dicono che le cose non stanno andando per il verso giusto. In tal senso, anche la questione relativa alle forme di previdenza complementare in ragione del fatto che questi lavoratori non hanno problemi di superamento della soglia prevista per il pensionamento all’età di vecchiaia. Ma andiamo a vedere, in termini concreti e pratici, quanto si perde se si accede a quota 103 rispetto ad un pensionamento ordinario.
Scegliere questa formula per andare in pensione significa usufruire di un importo sensibilmente ridotto. Secondo quanto raccontato da QuiFinanza.it, la perdita in tal senso è pari a circa il 17%. Ipotizzando un assegno del valore pari a 1.500 euro la perdita in questione si aggira intorno a ben 255 euro. Insomma, è presto spiegato per quale motivo quota 103 stia raccogliendo brutti riscontri.
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