Bollette, se cambiamo gestore dobbiamo pagare una penale? Tutti i casi in cui non è prevista: come difendersi

Il cambio gestore delle forniture potrebbe essere accompagnato da una penale, quindi è necessario leggere la specifica con attenzione.

Le penali, infatti, in alcuni casi sono lecite, in altri invece no ed è fondamentale sapere come muoversi per poter procedere senza avere problemi e soprattutto senza pagare cifre che non sono dovute. Capita infatti di voler cambiare per un’offerta migliore, per una situazione che complessivamente risulta agevole per tipo di tariffe applicate o magari perché c’è qualche prodotto omaggio.

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Bollette, si può cambiare gestore? (cityrumors.it)

Il cliente ha facoltà di farlo a patto che rispetti sempre quello che era previsto da contratto, ed è qui appunto che bisogna soffermarsi. La legge parla chiaro a tutela sia dell’esercente del servizio che del cliente, tutte le parti devono però rispettare quanto hanno concordato all’atto della stipula.

Bollette, quando la penale non è lecita

Nessuno può interpretare o modificare la legge a proprio piacimento, quindi è essenziale capire cosa fare e come agire, soprattutto. Molti ora temono ancor di più la questione penali a causa dell’introduzione del mercato libero e quindi nello specifico per luce e gas. Il pericolo penali però emerge sempre, quindi anche per altri tipi di servizi. Per quanto concerne la novità del mercato libero, che è comunque slittato, è stato già chiarito che l’utente avrà facoltà di cambiare operatore.

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Bollette, quando scatta la penale (cityrumors.it)

Guardando ai contratti in essere, quindi per ogni tipologia di fornitura, va ricordato che si può recedere in anticipo, dandone comunicazione all’azienda, laddove però vengano rispettate le modalità e i limiti imposti dalla stessa. Quindi l’azienda ha la facoltà di pretendere un tot sotto forma di pagamento se questi limiti non vengano rispettati. Se c’è ad esempio un vincolo di 1 anni da contratto e l’utente dopo 6 mesi vuole cambiare operatore, sarà libero di farlo ma dovrà corrispondere i mesi che restano al termine ultimo.

Penali invece applicate in maniera non dovuta, quindi dopo la fine dell’obbligo contrattuale oppure per la chiusura del contratto stesso non sono sempre dovute. Questo si può sapere però solo andando a notare ogni clausola da contratto. Spesso non si fa caso a questi piccoli dettagli, sembra infatti che la situazione sia molto più semplice del previsto ma non è così. Poiché ci sono regole diverse per ogni gestore, l’unico modo per avere l’ufficialità della condizione, è leggere quanto riportato nel contratto personale di cui si ha una copia ma che si può anche richiedere in base alla disponibilità al proprio operatore.

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