l bollo auto è probabilmente la tassa più fastidiosa da pagare per gli italiani, ma grazie a queste nuove regole dici addio alle preoccupazioni.
Ogni anno gli italiani devono fare i conti con le tante tasse da pagare relative ai propri averi, come casa e automobile. Non parliamo solo della manutenzione e revisione che dovrebbe essere fatta ogni sei mesi o dei costi del carburante, ma soprattutto del bollo auto che la maggior parte delle persone non ama particolarmente.
Il bollo auto è una tassa che è relativa al possesso di un automobile. Qualsiasi vettura che è stata immatricolata e dunque possiede una targa è soggetta al bollo automobilistico che il proprietario è tenuto a pagare ogni anno. Si tratta di una tassa gestita dalle Regioni e per questo può subire delle variazioni a seconda del luogo di residenza.
Tutto quello che c’è da sapere sul bollo auto per non rischiare
Ogni cittadino che possiede un automobile deve sapere in primis la data di scadenza del bollo che, generalmente, è relativa alla data d’immatricolazione del veicolo.
Il bollo scade un anno e un mese dopo l’immatricolazione, dunque se il veicolo è stato immatricolato il 19 luglio 2021 scadrà il 19 settembre 2020. In caso di mancato pagamento la Regione può inviare al proprietario del veicolo una notifica di pagamento attraverso l’Agenzia delle Entrate (cartella esattoriale).
In caso di mancato pagamento del bollo e ricezione della cartella esattoriale bisogna assicurarsi che il proprio caso non sia caduto in prescrizione. La decorrenza della prescrizione parte dal 1° gennaio dell’anno successivo al mancato pagamento del bollo e termina tre anni dopo; dunque se il mancato pagamento risale al 2023, la prescrizione decorre dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2027.
Può capitare, inoltre, che la cartella esattoriale non arrivi al destinatario per diversi motivi: ci potrebbero essere degli errori o degli imprevisti durante la consegna da parte del postino, oppure possono capitare degli atti interruttivi che fanno ricominciare il computo della prescrizione. In questi casi è l’Agenzia delle Entrate a bloccare il processo perché magari il creditore ha mostrato l’interesse al pagamento.
Qualora manchi la notifica dell’atto si può anche procedere al ricorso alla Commissione tributaria territoriale. Questo va effettuato entro i 60 giorni dal giorno in cui si avrebbe dovuto ricevere la notifica di pagamento. In caso di pignoramento o di fermo sulla propria vettura senza aver ricevuto l’atto allora ci si può rivolgere anche al Giudice di pace entro i 30 giorni.