Usufruire del bonus auto può essere davvero provvidenziale per chi sta pensando di cambiare macchina, ecco in cosa consiste.
In un periodo come quello che stiamo vivendo gli aumenti stanno riguardando ormai tutti i settori, per questo sono tanti gli italiani che arrivano quasi stremati alla fine del mese. La situazione non pu che peggiorare se dovesse esserci un’emergenza e non si sa bene come gestirla, mentre le spese più consistenti tendono a essere rimandate fino a che è possibile per paura di non riuscire a sostenerle.
Non sono poche le persone che hanno vetture ormai datate e che dovrebbero essere sostituite, soprattutto perché le visite dal meccanico sono diventate ormai sempre più frequenti e costose, ma l’idea di presentarsi in concessionario per sceglierne un’altra non rientra tra i piani perché si ha paura a sottoscrivere un finanziamento pluriennale.
Con un quadro del genere a soffrire sono inevitabilmente anche le aziende del settore, che hanno spesso bilanci tutt’altre floridi. Fortunatamente ora lo status quo può subire uno scossone grazie al bonus auto.
Già da qualche tempo si sottolineava come tra i piani del governo ci fosse la necessità di introdurre un bonus auto, consapevoli di come questo fosse il metodo migliore per dare sostengo un mercato come quello automobilistico da tempo in sofferenza. La situazione prosegue purtroppo, salvo poche eccezioni, sin dal periodo della pandemia, fase in cui in tanti avevano avuto un calo del potere d’acquisto evidente.
Solo usufruire degli incentivi, che permettono di avere uno sconto sostanzioso in fase di acquisto può smuovere gli indecisi ed è quello che ci si augura possa accadere ora.
Ma in cosa consistono le agevolazioni? Il decreto è stato già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ma sarà attivo effettivamente dal 3 giugno con fondi pari a un miliardo di euro, : ai 950 milioni del 2024 si aggiungono infatti altri 50 milioni rimasti dal 2020.
I contributi saranno innanzitutto proporzionali alla classe ambientale del mezzo da rottamare, inclusi gli Euro 5. Si punta in questo modo a spingere alla rottamazione chi è in possesso di veicoli inquinanti, così da svecchiare il parco in circolazione, gli Euro 0, 1, 2 e 3 rappresenterebbero infatti il 25%.
Chi sceglierà di acquistare veicoli usati Euro 6 con emissioni fino a 160 g/km CO2, a fronte della rottamazione di un’auto fino a Euro 4 avrà ad esempio diritto a un contributo pari a 2 mila euro. Se si deciderà invece di installare un impianto a Gpl avrà diritto a 400 euro, mentre si sale a 800 euro per quelli a metano.
L’entità dello sconto potrà essere maggiore anche in proporzione del reddito, così da facilitare chi è maggiormente in difficoltà. Per chi ha un reddito superiore a 30.000 euro, l’incentivo auto sarà fino a 6.000 euro senza rottamazione, oppure fino a 9.000 euro rottamando un’auto Euro 4, 10.000 euro rottamandone una Euro 3 e 11. Qualora invece si abbia un reddito inferiore ai 30.000 euro, il contributo statale ammonta a 7.500 euro senza rottamazione, 11.250 euro rottamando un’auto Euro 4, 12.500 euro rottamandone una Euro 3 e 13.750 euro rottamando una da Euro 0 a Euro 2.
E’ stata inoltre fissata una fascia di prezzo massima per il modello che si decide di acquistare, pari a 35 mila euro Iva esclusa euro nelle fasce di emissione 0-20 e 61-135 e a 45.000 euro in quella intermedia 21-60000 euro rottamando una da Euro 0 a Euro 2.
Conto corrente cointestato, quando scatta l’imposta di bollo? Tutto quello che c’è da sapere sulla…
Bonus tredicesima INPS, c'è una informazione non di poco conto che riguarda tutti i pensionati.…
L'ex Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica italiana è duro nei confronti della Corte: "Non c'è…
Crescono i beneficiari dei premi di produttività, con un valore medio annuo di oltre 1.500…
Dopo aver depositato il ricorso in Cassazione, adesso l'avvocato Schembri prepara un'altra battaglia: "Per tutti…
Fedez è pronto a tornare sul Web con un nuovo podcast. Il cantautore di Rozzano…