Bonus badanti in arrivo, ecco quali documenti bisogna avere a portata di mano per inoltrare la domanda.
In ogni famiglia può arrivare il momento in cui una persona anziana può necessitare di aiuto per svolgere le azioni quotidiane. A quel punto ci sono da prendere in considerazione diverse opzioni. Una di esse consiste nell’assumere una persona che stia costantemente al suo fianco Ecco a chi è rivolto il bonus badanti e come fare per ottenerlo.
Secondo le ultime rilevazioni del Censis in Italia ci sono 2,8 milioni di anziani non autosufficienti. Il rischio di avere problematiche gravi che impediscono a una persona di prendersi cura di se stessa aumenta del 40% oltre gli 80 anni. Ecco come il bonus badanti può andare incontro alle esigenze di questa parte della popolazione.
Bonus badanti 2024: i criteri di selezione sono estremi
Nel decreto del PNRR è previsto un nuovo bonus badanti. Questa misura che va in aiuto a chi ne ha bisogno è stata approvata in una riunione del Consiglio dei Ministri di lunedì 26 febbraio. Ma a chi è dedicato per l’esattezza e quali requisiti sono necessari?
Innanzitutto questo tipo di bonus è stato finanziato con 137 milioni di Euro dal 2024 al 2028 rientrando nel programma nazionale: giovani, donne e lavoro 2021-2028. Consiste in un esonero contributivo del 100%, fino a 3 mila Euro all’anno, per i datori di lavoro che assumano badanti che aiutino un anziano che abbia almeno 80 anni. Le persone da assistere devono essere non autosufficienti ed essere titolari di indennità di accompagnamento.
Per queste assunzioni a tempo indeterminato si è dunque esonerati dal dover versare contributi all’INPS e all’ente assicurativo INAIL per il limite di cifra riportato sopra. I margini di accesso a questa agevolazione sono però un po’ rigidi. L’ISEE in corso di validità del datore di lavoro deve essere entro i 6 mila Euro.
Inoltre il bonus è biennale e si potrà fare richiesta dal 1 aprile 2024 al 31 dicembre 2025. È valido sia che si tratti di una prima assunzione che in caso di una trasformazione da tempo determinato a indeterminato. Il contratto deve essere stipulato come stabilito dalla Legge, specificando i compiti del badante e ciò che spetta per i doveri da svolgere. L’esenzione però non viene accolta se il rapporto di lavoro risulta cessato da meno di sei mesi.
L’obiettivo di questa iniziativa è quello di migliorare le prestazioni in materia di cura e assistenza per le persone più fragili, favorendo la regolarizzazione di questo lavoro che richiede capacità e sensibilità. A breve il DDL sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e in seguito spetterà all’Istituto di previdenza condividere ulteriori dettagli. Finalmente una buona notizia per le famiglie in difficoltà.