Il bonus caldaia, come ci dice la legge, offre un’opportunità si risparmio spalmata su 10 anni. Cosa cambia dal 2025?
L’introduzione della Direttiva Case Green segna un punto di svolta per gli incentivi destinati alle caldaie alimentate con combustibili fossili. A partire dal 2025, le agevolazioni fiscali per l’installazione di caldaie a gas, condizionatori e pompe di calore alimentati da fonti fossili verranno progressivamente eliminate.
Questo cambiamento fa parte di un più ampio sforzo europeo volto a ridurre le emissioni di CO2 e a promuovere l’uso di energie rinnovabili. La normativa attuale, che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2024, prevede la possibilità di beneficiare dell’ecobonus ordinario, regolamentato dall’articolo 14 del Decreto Legge 63/2013.
Chi sta provvedendo in questo periodo a cambiare la propria caldaia, vuole essere certo di poter beneficiare, dal 2025, del bonus che prevede agevolazioni fiscali. È giusto chiarire che questo incentivo è disponibile per tutti i contribuenti, residenti e non residenti, inclusi quelli titolari di reddito d’impresa, purché siano proprietari dell’immobile oggetto dell’intervento.
Parallelamente, esiste anche il bonus ristrutturazioni, disciplinato dall’articolo 16-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), destinato ai contribuenti soggetti all’IRPEF per immobili a uso residenziale.
Entrambi i bonus si concretizzano sotto forma di detrazioni d’imposta, suddivise in dieci quote annuali di pari importo, da applicare a partire dall’anno in cui vengono sostenute le spese e per i successivi nove anni. Questa modalità di detrazione rende gli interventi più accessibili, diluendo l’agevolazione nel tempo e permettendo ai beneficiari di ammortizzare i costi sostenuti. Come specificato prima la scadenza per agire in questo senso è fissata al 31 dicembre 2024.
Con l’entrata in vigore della nuova direttiva, le agevolazioni per l’installazione di caldaie alimentate esclusivamente a gas verranno progressivamente eliminate. Questo significa che, a partire dal 2025, non sarà più possibile usufruire degli incentivi fiscali per questi impianti, indirizzando così la scelta dei consumatori verso soluzioni più sostenibili dal punto di vista ambientale.
Gli incentivi futuri si concentreranno esclusivamente su apparecchi che utilizzano energia pulita o sistemi di alimentazione ibrida, in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni stabiliti dall’Unione Europea. Questo rappresenta un passo importante verso la transizione energetica, promuovendo l’adozione di tecnologie meno inquinanti e più efficienti dal punto di vista energetico.
Per chi intende sostituire la propria caldaia, il periodo fino alla fine del 2024 rappresenta l’ultima opportunità per beneficiare delle agevolazioni fiscali attualmente in vigore per le caldaie a gas. Dopo questa data, i consumatori dovranno orientarsi verso soluzioni più sostenibili per poter accedere agli incentivi.
Questa transizione potrebbe comportare inizialmente dei costi maggiori per l’installazione di nuovi impianti, ma nel lungo termine i benefici in termini di risparmio energetico e riduzione delle emissioni saranno significativi. Inoltre, l’adozione di tecnologie più avanzate può contribuire a incrementare il valore degli immobili, rendendoli più appetibili sul mercato
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