Con il passaggio del bonus casa dal 110% al 90% ci saranno numerosi cambiamenti che potrebbero generare caos, cosa c’è da sapere.
La scadenza del 31 dicembre 2023 è alle porte e potrebbe essere un grosso problema per chi ha effettuato lavori con il superbonus 110% o al 90%. In base a quanto stabilito la legge, infatti i condomini che hanno avviato lavori edilizi accedendo alle detrazioni fiscali previste dal superbonus, pensando di recuperare al 110% o il 90% delle spese sostenute, se non dovessero finire i lavori entro il 31 dicembre vedranno l’aliquota ridursi ulteriormente.
Infatti a partire dal 1 gennaio 2024 l’aliquota di detrazione per il superbonus scenderà al 70%. Che cosa succede per chi non ha terminato i lavori in tempo? Ecco nel dettaglio cosa c’è da sapere e tenere bene a mente.
Bonus a casa dal 110% al 90%: brutte notizie in arrivo
Il prossimo anno sarà possibile accedere alla superbonus per la ristrutturazione di un immobile, finalizzata al miglioramento dell’efficienza energetica dello stesso, ma usufruendo di una detrazione fiscale inferiore. Già nel corso di quest’anno i contribuenti hanno visto calare l’aliquota di detrazione nel 110% al 90%. E il prossimo anno questa calerà ulteriormente, scendendo al 70%.
Attualmente è improbabile che nella legge di bilancio 2024 vengano trovati i fondi per prorogare il superbonus con un’agevolazione al 110%, anche per il prossimo anno. Secondo i dati attuali ci sono circa 36.000 condomini che hanno lavori edilizi avviati nel 2023. Per questa tipologia di interventi è importante rispettare la scadenza fissata al 31 dicembre, visto che a partire dal prossimo anno l’aliquota per le detrazioni scenderà al 70%.
Si tratta di una circostanza poco conveniente, soprattutto se si considera che l’Ecobonus offre una detrazione fiscale del 75% che sale al 85%, per i lavori di adeguamento del rischio sismico. In pratica il prossimo anno il superbonus diventa decisamente meno conveniente rispetto all’Ecobonus. Per i condomini che hanno avviato i lavori nel corso del 2023 sarebbe un’autentica “fregatura” assistere alla sforbiciata della aliquota di detrazione.
Dal momento che la fine dell’anno è vicina sembra improbabile che questi condomini coinvolti nei lavori di ristrutturazione edilizia riusciranno a rispettare i tempi previsti dalla legge. Per questo motivo, qualcuno chiede una proroga della scadenza con lo slittamento dal 31 dicembre al 31 marzo 2024. In ogni caso, la proroga sarebbe accessibile solo per i lavori il cui stato di avanzamento ha raggiunto almeno la soglia del 60% entro il 31 dicembre 2023.