Bonus da 1700 euro ogni anno: da quando parte e a chi è rivolto

Un nuovo bonus è stato disposto a livello nazionale e consentirà di ricevere un importo di 1700 euro annui, per chi rientra nella categoria. 

Il governo ha lavorato in questi mesi ad un mix di interventi volti a sostenere diverse categorie, in modo particolare quelle fragili, quindi chi si trova in condizioni economici svantaggiate e quindi ha bisogno di un supporto ulteriore attraverso bonus e agevolazioni.

bonus da quando parte
Quando parte il nuovo bonus (cityrumors.it)

Questa è proprio una di quelle pensate per sostenere il reddito e quindi fronteggiare al meglio anche la situazione generale molto gravosa sul piano economico. Gli aumenti generalizzati e le difficoltà del momento hanno messo moltissime famiglie in ginocchio.

Nuovo bonus da 1700 euro: a chi spetta e come si ottiene

Il nuovo beneficio da 1700 euro annui quindi è sicuramente un validissimo aiuto che può essere richiesto da categorie specifiche che si trovano in condizioni economiche svantaggiate e che rispecchiano i requisiti previsti dalla legge. Introdotto con la Manovra 2024 è stato ufficializzato e porta ad una misura che sarà attiva per il triennio 2024/2026 di cui beneficeranno 800 mila persone, ovvero circa il 10% delle lavoratrici. Secondo le stime sono questi i dati infatti delle mamme lavoratrici che potranno aderire al beneficio e che riceveranno questo importo in busta paga.

Bonus da 1700 euro
Bonus da 1700 euro, come riceverlo (cityrumors.it)

La misura prevede anche la decontribuzione fino ad un tetto di 3 mila euro per le mamme che lavorano con tre o più figli e almeno un minore. Questa sarà valida fino all’età di 10 anni. Le madri quindi non dovranno versare i contributi previdenziali, questo permetterà loro di ricevere uno stipendio più elevato.

L’esonero è previsto per coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato, sia nel pubblico che nel privato, e sarà attivato a partire da gennaio 2024. Non spetta invece alle lavoratrici domestiche che sono ben un milione e mezzo di donne. L’aumento in busta paga è quindi conseguente e spetterà fino a 1700 euro. Questo è un dato variabile e potrebbe anche risultare più elevato.

Gli sgravi, come chiarito anche dall’Ufficio parlamentare di bilancio, non si traducono direttamente in reddito ma è utile chiarire che questo importo sicuramente sarà raggiunto per coloro che hanno una retribuzione lorda di circa 27.500 euro annui. Coloro che rientrano in questi requisiti non dovranno fare domanda perché il beneficio sarà corrisposto direttamente. Sarà il datore di lavoro o l’INPS a riconoscere alla lavoratrice questo beneficio diretto quindi troverà l’aumento dello stipendio lordo in modo immediato e senza alcuna domanda.

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