Sono tante le misure inserite nella Legge di Bilancio ed una di queste riguarda anche i bonus destinati ai figli disabili
Ci sono importanti novità per il 2024, frutto delle misure inserite dall’Esecutivo nella Manovra 2024 approvata a fine 2023. Tra i vari contributi destinati a molteplici categorie di cittadini, infatti, uno di questi riguarda nello specifico i figli con disabilità.
I fondi per provvedere alla sua erogazione sono stati incrementati per l’anno 2024 pertanto da gennaio è possibile accedere a questo contributo. Vediamo però, nello specifico, a chi è rivolto e quali sono i requisiti per poterlo ottenere, oltre all’importo che effettivamente viene erogato.
Con bonus figli disabili si fa riferimento ad un contributo previsto per i nuclei familiari con figli affetti da gravi patologie croniche. Si tratta di un contributo economico a “rimborso” la cui erogazione è prevista senza alcun limite Isee: non dovrà dunque essere presentato il valore del nucleo familiare per fare in modo che la somma venga corrisposta. Invece occorrerà comprovare i motivi di salute gravi legati al proprio figlio, tali da impedirgli di frequentare l’asilo nido e di avere necessità costante di assistenza domiciliare.
Passando all’importo erogato, il suo valore minimo è pari a 1500 euro ma potrebbe arrivare fino a 3000 euro. Perché aumenti occorrerà però produrre un Isee in quanto l’incremento dell’agevolazione è prevista per i redditi più bassi. L’aiuto in questione non nasce nel 2024: è stato infatti introdotto dalla Legge di Bilancio 2017 e può essere considerato speculare al bonus nido. Ancora oggi a disciplinarlo è il DPCM del 17 febbraio 2017 e nella Legge di Bilancio prodotta annualmente è possibile definire il quantitativo di risorse da destinare a questa forma di aiuto.
Ma come funziona? La procedura è gestita dall’Inps e prevede che le famiglie interessate paghino l’assistenza domiciliare per il figlio con una patologia cronica. Successivamente effettueranno all’Istituto richiesta di rimborso delle spese sostenute. Pertanto è necessaria un’apposita domanda comprensiva di attestazione rilasciata da un pediatra affinché l’Inps eroghi il contributo direttamente al genitore che lo richiede.
L’attestazione dovrà essere comprensiva di idonea documentazione e dovrà confermare l’impossibilità del bimbo di frequentare l’asilo nido per l’intero anno. Le somme potranno essere richieste solo annualmente sommando tutte le spese mensili, a differenza del bonus asilo nido per il quale la richiesta può essere fatta anche mensilmente. Per quanto riguarda il contributo, pur non essendo previsti limiti di Isee per quello minimo, nel caso di un valore fino a 25mila euro il bonus totale annuo sarà pari a 3000 euro, per gli Isee tra 25.001 e 40mila sarà di 2500 euro e per gli Isee oltre 40mila verrà corrisposta la somma minima di 1500 euro.
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