Il bonus mamme permette di ottenere una molteplicità di benefici dal punto di vista economico, ogni mese. Da richiedere subito.
Un 2023 che si chiude con tanti bonus attivi e un 2024 che si appresta ad arrivare con moltissime novità sul piano economico. Bonus per tutti, con un occhio di riguardo proprio alle famiglie, quindi alle madri e alle categorie più deboli che hanno proprio bisogno di accedere a questo beneficio.
Ci sono alcune variazioni quindi è di fondamentale importanza anche capire come approcciare, sia dal punto dei limiti imposti per quanto concerne il modello ISEE che per la richiesta, quindi come fare domanda. Ci sono elementi differenti da considerare per ogni nucleo familiare.
Bonus mamme: che cos’è e come funziona
Il nuovo sostegno partirà da gennaio 2024, quindi è chiaro che bisogna aspettare ancora prima di poterne beneficiare. Uno strumento che consentirà di dare sostegno proprio alle famiglie con figli, infatti viene chiamato “mamme” proprio perché è requisito fondamentale, per le donne che vogliono ottenerlo, avere dei figli. La misura porta ad un beneficio indiretto, si tratta di un esonero dei contributi sociali a carico dei lavoratori. Quindi, di fatto, le mamme andranno a non pagare più i contributi dal proprio stipendio, questo vuol dire che si tratterà di un aumento proporzionale al proprio stipendio. Diminuendo le tasse da pagare, aumenta il netto che si guadagna a fine mese, quindi è a tutti gli effetti un’entrata economica maggiore.
Il bonus è previsto fino a 3 mila euro lordi, secondo il bilancio effettuato si tratta di 1700 euro netti per chi ha una retribuzione lorda di 27.500 euro annui. Una questione molto importante anche perché il bonus è stato attivato dal 2024 fino al 2026. In questo periodo le madri che hanno almeno tre figli, di cui uno minorenne, potranno avere questo beneficio. Nel 2024 e solo per questo anno il bonus sarà attivo anche per le donne che hanno due figli. A patto che uno sia inferiore ai 10 anni. Queste donne beneficeranno di uno sgravio del 100% dei contributi quindi tutto e fino al compimento del 18 esimo anno di età del figlio più piccolo.
La normativa si applicherà a 800 mila donne, nello specifico 600 mila hanno due figli e 200 mila ne hanno tre. Quindi per le prime il contributo sarà attivo solo il prossimo anno, per le restanti anche nei prossimi anni. Il tutto ovviamente a meno che non nasca un terzo figlio nel periodo relativo di attivazione del beneficio.
