Sono previste, all’interno del testo della nuova Legge di Bilancio, delle modifiche al cosiddetto bonus Maroni: cosa cambierà dal prossimo anno.
L’iter burocratico della Legge di Bilancio 2025 prosegue in vista dell’approvazione finale che dovrà arrivare entro la fine dell’anno. Il testo della Manovra, dopo l’ok del Consiglio dei Ministri, è approdato qualche settimana fa in Parlamento.
Fra tutte le misure presenti nel testo anche la proroga per il cosiddetto bonus Maroni, contributo destinato ai lavoratori dipendenti che decidono di non andare in pensione, nonostante abbiano maturato i requisiti per lasciare l’impiego con Quota 103. Il bonus aveva suscitato, qualche dubbio in merito alla sua convenienza, ma sembra che nella nuova versione introdotta a partire dal 2025 potrà essere vantaggioso.
Bonus Maroni, tutte le novità per il 2025: quali sono le modifiche previste dalla Manovra
Nel testo della nuova Legge di Bilancio è presente anche la conferma per il prossimo anno del bonus Maroni. Il contributo prende il nome dall’ex ministro Roberto Maroni che aveva proposto la misura a cui si ispira quella attuale, poi inserita nella legge n.243/2004.
Nello specifico, possono usufruire del di questo incentivo i lavoratori dipendenti che decidono di non andare in pensione, nonostante il raggiungimento dei requisiti previsti da Quota 103 che permette di lasciare l’impiego al compimento di 62 anni di età e avendo maturato 41 anni di contributi. La misura prevede che questi lavoratori, sia del settore pubblico che privato, possano rinunciare al versamento della quota dei contributi a proprio carico, pari al 9,19% della retribuzione lorda imponibile, che verrà poi trasferita direttamente in busta paga aumentando, dunque, gli importi mensili percepiti.
In molti avevano sollevato dei dubbi sulla convenienza dell’incentivo considerata la tassazione prevista in busta paga. Nel 2025, però, il contributo potrebbe essere più vantaggioso, considerato che rispetto a quanto previsto sino ad oggi, la nuova Legge di Bilancio prevede la completa detassazione della quota aggiuntiva in busta paga permettendo a chi aderisce al bonus Maroni di avere importi superiori.
Oltre alla defiscalizzazione, è prevista una seconda novità: l’estensione della platea dei beneficiari dell’incentivo. Ad oggi, come abbiamo precedentemente detto, possono aderire i lavoratori che hanno raggiunto i requisiti per Quota 103, mentre dal prossimo anno possono usufruire del bonus Maroni anche i lavoratori che hanno maturato i requisiti standard per la pensione, ossia 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. I requisiti per usufruire dell’incentivo devono essere maturati entro e non oltre il 31 dicembre 2025.