Il Bonus psicologo è stato approvato, ma di fatto non esiste. Ecco perché non si possono ancora inviare domande per ottenerlo.
Dopo la pandemia molti italiani hanno riportato conseguenze psicologiche. La causa di ciò non è solo la paura dell’infezione e degli effetti del Covid, ma anche le misure restrittive hanno condizionato la salute psichica di tante persone. Sono, infatti, aumentati problemi di depressione, legati ai numerosi licenziamenti e il lockdown che, soprattutto nei giovani, ha fatto perdere numerose opportunità di socializzazione.
Per questo il Governo subito dopo la fine della pandemia si è impegnato a realizzare un bonus psicologo per consentire a tutti di poter superare questo periodo e si sa che andare da uno di questi professionisti può essere molto caro, in quanto spesso richiedono oltre le 50 euro a seduta. Andare dallo psicologo è diventato uno status symbol che è riservato solo alle persone abbienti. Questo perché il Sistema Sanitario Nazionale non garantisce sedute dallo psicologo se non si possiede una diagnosi psichiatrica.
Bonus psicologo bloccato: non si può fare domanda
Si sa ovviamente da molti anni che chi va dallo psicologo non è “matto”, poiché il luogo comune che lo confondeva con lo psichiatra è stato sfatato ormai da più di 20 anni. Sono tanti gli italiani che si rivolgono a queste figure professionali e chi non lo fa non è per vergogna, ma è per ragioni economiche. Il bonus psicologo esiste per questo, ma tuttavia, non è stato attivato. Dunque, non si può fare domanda al momento e la misura è bloccata. Di fatto il bonus psicologo è stato approvato, ma non esiste.
Dopo il taglio dei fondi e l’innalzamento del contributo è stata ristretta la platea dei beneficiari del bonus psicologo. Il Governo si era impegnato ad ammortizzare le spese degli italiani per rivolgersi allo psicologo, per superare le problematiche legate al Covid, ma la misura attiva dal 2022 è stata modificata. Attualmente non c’è nessun decreto attuativo che lo renda operativo. Non c’è dunque alcuna notizia sulla procedura di attivazione della domanda, che sarebbe dovuta partire nel 2023.
Dopo un anno nemmeno l’INPS ne ha dato comunicazione. Nonostante le risorse ci siano e siano state comunicate anche le modalità per accedere al bonus. Non è solo colpa dell’ente di previdenza, ma si tratta di ritardi dovuti al Governo, perché il decreto attuativo del Ministero della Salute e del Mef è stato approvato solo a novembre 2023 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale solo il 10 gennaio 2024. L’Inps non ha ancora attivato la piattaforma per fare le domande.