In busta paga arrivano 5 nuovi bonus. È un aiuto concreto e senza precedenti: ecco quali sono e i requisiti per averli.
Nella nuova Legge di Bilancio 2423 approvata a fine dello scorso anno dal governo e in seconda battuta dal Parlamento, sono previsti cinque benefici in materia fiscale che riguardano i lavoratori.
In questi tempi di incertezza economica, milioni di italiani si stanno informando su come ottenere quei bonus prorogati o lanciati dal governo per riuscire a sostenere le spese. Nell’ultima manovra finanziaria realizzata dall’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, sono stati introdotti 5 nuovi bonus da dare ai lavoratori in busta paga. Si tratta di incentivi da non perdere.
Il primo bonus previsto dalla Legge di Bilancio è l’esonero dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori a livello temporaneo o parziale. Lo sgravio si applica ai dipendenti per le competenze di tutto l’anno. Il bonus del 6% si applica solo nel caso in cui lo stipendio mensile non superi i 2.692 euro. Nel caso in cui la retribuzione non superi i 1.923 euro allora si applica un ulteriore 1% e quindi ci sarà una minore trattenuta previdenziale.
È previsto anche un aumento della soglia del welfare aziendale. In pratica, quest’anno i benefit aziendali salgono a 2.000 euro per i lavoratori che hanno figli, ma solo se ne hanno diritto. Stiamo parlando dei cosiddetti fringe benefit che includono servizi prestati, beni ceduti e somme erogate per le utenze domestiche, interessi sul mutuo della prima casa o affitto dell’abitazione.
Il terzo bonus previsto dalla manovra è la riduzione dell’imposta sui premi di produttività che sarà ridotta al 5% nel 2024. È previsto anche il bonus per le lavoratrici madri che hanno tre o più figli e hanno un contratto dipendente a tempo indeterminato. Si tratta di un esonero al 100% della quota contributiva e si protrarrà fino ai 18 anni del figlio più piccolo nel limite di 3mila euro annui per le madri con tre figli; mentre coloro che hanno due figli possono godere dell’incentivo fino al compimento dei 10 anni del figlio minore.
A chiudere la lista troviamo la detassazione per i notturni e gli straordinari con l’obiettivo di sostenere la stabilità per i lavoratori che lavorano nei settori come la ristorazione, turismo e terme. È un beneficio che riguarda solamente il settore privato e i titolati di reddito di lavoro dipendente che hanno un importo che non superi i 40mila euro nel 2023. Bisogna specificare che il bonus non è automatico, ma deve essere richiesto al datore di lavoro.
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