Sta per arrivare un rimborso sulle buste paga del 2023 per tantissimi lavoratori: come sapere se e quanto ti spetta.
La legge di bilancio ha rinnovato anche per il 2024 il bonus in busta paga da 100 euro, il cosiddetto ex Bonus Renzi che al momento del suo debutto equivaleva a 75 euro. Il trattamento integrativo sullo stipendio spetta di diritto a migliaia di lavoratori dipendenti che potrebbero non averlo ricevuto nel 2023. In questi casi è adesso possibile presentare domanda per poter ricevere la prestazione che non è stata erogata lo scorso anno. Attenzione però: nonostante l’importo del bonus sia cambiato negli anni, i requisiti per ottenerlo sono rimasti gli stessi.
Possono infatti ottenerlo solo quei lavoratori che hanno un Isee annuo di massimo 15.000 euro e la quale imposta lorda sia maggiore delle detrazioni alle quali si ha diritto, meno 75 euro (ovvero il vecchio importo del Bonus Renzi). Il bonus è esteso anche ai lavoratori dipendenti che hanno un reddito tra i 15.000 e i 28.000 euro annui, purché l’importo delle detrazioni superi quello dell’imposta dovuta. Per capire se potreste essere tra i possibili beneficiari basta calcolare la somma delle detrazioni per le spese d’imposta dell’anno precedente.
Rimborsi Agenzia delle Entrate: come ottenere i rimborsi del bonus in busta paga del 2023
I lavoratori dipendenti che hanno diritto al bonus potrebbero non aver presentato richiesta nel 2023, per questo motivo l’Agenzia delle Entrate ha deciso di dare una possibilità a chi ha diritto al bonus, effettuando un conguaglio dello stesso riferito ai mesi del 2023. In questi casi sarà il lavoratore a dover richiedere l’agevolazione direttamente al momento della compilazione del modello 730/2024, che sarà disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate a partire dal mese di maggio.
Ricevere il bonus inerente ai mesi del 2023 è molto semplice, basterà inviare l’apposita domanda entro i prossimi mesi. Per ricevere il bonus, il contribuente dovrà indicare nel modello 730/2024 quanto ha percepito nell’anno d’imposta precedente, ovvero tra l’1 gennaio e il 31 dicembre 2023, indicando anche le spese rientranti negli articoli 12 e 13 nel Tuir (testo unico delle imposte sui redditi). Si tratta di spese che rientrano nel calcolo delle detrazioni come quelle riferite ai carichi di famiglia, ai lavori edilizi o al mutuo sulla prima casa. Tutti riceveranno il rimborso se rispettano i requisiti necessari: l’Agenzia delle Entrate li erogherà in base all’ordine di ricevimento delle richieste.