Buste paga, le novità per il nuovo anno non sono positive. Il cuneo fiscale prevede perdite di 96 euro per reddito: le classi aggiornate.
La Legge di Bilancio prevede buste paga più leggere. Il motivo della diminuzione di reddito è imputabile alla trasformazione del cuneo da contributivo a fiscale. Situazione che riguarderà tutte le fasce di reddito tranne chi percepisce uno stipendio al di sotto degli 8500 euro. Stesso discorso per i redditi superiori a 35 e 50mila.
Gli altri, invece, faranno i conti con qualche diminuzione rispetto alla gestione degli sconti. Il taglio sullo stipendio potrebbe essere importante in molteplici casi: da 5 a 96 euro, queste sono le stime del simulatore di Italia Oggi che complicano la vita a tutti coloro che hanno un reddito medio basso.
Buste paga più leggere
Nello specifico chi ha una retribuzione annua lorda da 10mila a 35mila euro sarà maggiormente colpito. Le nuove specifiche del cuneo fiscale vengono applicate secondo due criteri: i titolari di reddito complessivo fino a 20mila euro avranno un certo tipo di computo, mentre quelli fino a 40mila euro un altro.
Lo sconto è di 1000 euro, va riproporzionato per i redditi oltre i 32mila. Le aliquote di riferimento sono tre: 7,1% se lo stipendio non supera gli 8500 euro; 5,3% se il reddito non supera i 15mila euro; 4,8% se il reddito supera i 15mila euro, ma non arriva a 20mila. L’importo, dunque, è soggetto a classificazioni diverse che non prevedono tasse e contributi.
Le nuove classi di reddito
Discorso diverso oltre i 20mila euro e sotto i 40mila euro di reddito: lo sconto è fisso e viene classificato come detrazione d’imposta IRPEF. 1000 euro di detrazione spetteranno solo di fronte a 365 giorni di lavoro. In caso contrario 2,74 euro per ogni giorno effettivo di impiego.
Se poi il lavoratore ha un reddito complessivo oltre 20mila euro e arriva a 32mila euro riceverà l’ulteriore detrazione di 1000 euro. In seconda battuta se il reddito supera i 40mila euro ci sarà un’altra detrazione di 1000 euro in proporzione all’incremento complessivo. In ultima istanza il lavoratore non ha diritto al cuneo fiscale se percepisce uno stipendio che supera i 50mila euro nel complesso.
Cosa cambia per i meno abbienti
Le nuove classi reddituali colpiscono il ceto medio-basso con dei tagli importanti che variano a seconda della situazione. L’incremento dei tassi tuttavia ha generato nuovi parametri non sempre soddisfacenti che rischiano di ampliare la distanza tra fasce sociali. Previsioni che hanno iniziato a circolare da prima dell’estate.
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Quando parlare del taglio del cuneo fiscale sembrava essere l’unico modo per far quadrare i conti. Ora tornano, ma solo ad alcuni. La sperequazione rischia di creare ulteriori divisioni in termini di possibilità e diritti: non mancano gli incentivi per i meno abbienti, ma le buste paga più leggere potrebbero modificare la routine di migliaia di famiglie. L’autunno caldo lascia il posto a un inverno gelido anche all’interno delle tasche di un Paese in crescita, ma con molti interrogativi da risolvere.