Il Governo di Giorgia Meloni ha un piano per riuscire a cancellare la legge Fornero una volta e per tutte. Vediamo di cosa si tratta.
la maggior parte degli italiani spera che la legge Fornero venga cancellata al più presto e, in effetti, il Governo Meloni ha un piano ben preciso per raggiungere questo ambizioso obiettivo per la fine della legislatura. Riusciremo, finalmente, ad andare tutti prima in pensione? Le intenzioni non mancano: vediamo se sarà fattibile.
Era il 2011 quando l’allora ministro del Lavoro Elsa Fornero – durante il Governo di Mario Monti – annunciava tra le lacrime la sua riforma delle pensioni. Milioni di lavoratori prossimi alla pensioni sono rimasti “incastrati” ancora per anni grazie alla legge dell’ex ministro Fornero la quale ha stabilito che, per poter accedere alla pensione di vecchiaia, è necessario avere almeno 67 anni di età.
Pertanto non sono sufficienti i soli contributi. Anche se una persona ha lavorato per 35 anni ma non ha ancora 67 anni – salvo casi eccezionali – dovrà continuare a timbrare il cartellino. La legge Fornero non piace alla maggior parte dei lavoratori che vorrebbero poter andare in pensione prima.
Non solo: un’età pensionabile spostata così in avanti non favorisce il ricambio generazionale all’interno dei luoghi di lavoro e, di conseguenza, rischia di aumentare la disoccupazione tra i giovani. Il Governo Meloni, per il momento, non è ancora riuscito a cancellare la legge Fornero ma ha un piano per riuscirci.
Superare la legge Fornero è uno dei principali obiettivi di legislatura del Governo Meloni. Fino ad oggi non è stato possibile fare questo passo per mancanza di risorse finanziarie sufficienti ma l’Esecutivo avrebbe un piano per dire addio alla Fornero. Vediamo di cosa si tratta.
La Lega di Matteo Salvini continua a premere l’acceleratore e ad insistere affinché la legge Fornero venga cancellata. Il problema è che mancano le risorse e fare altro debito non è più possibile. Inoltre il pesante crollo delle nascite che ha colpito l’Italia nell’ultimo decennio rischia di far crollare tutto il sistema previdenziale se si dà il via libera a troppe uscite anticipate.
Il sottosegretario al Lavoro, il leghista Claudio Durigon, è tornato a parlare dell’estensione a tutti di Quota 41: ma questa scelta costerebbe allo Stato circa 9 miliardi di euro l’anno. Il presidente della commissione Finanze del Senato, Massimo Garavaglia – anche lui in quota Lega – ha, invece, parlato di un progetto segreto per superare la Fornero.
Garavaglia non si è voluto sbilanciare ma ha parlato di una misura che, da un lato accontenterebbe i lavoratori e, dall’altro, farebbe addirittura guadagnare lo Stato. Non si possono fare ipotesi troppo azzardate ma verrebbe da pensare ad una misura che preveda il ricalcolo interamente contributivo degli assegni se non, addirittura, di veri e propri tagli. In questo modo chi vuole andare in pensione prima potrebbe farlo ma dovrà accettare una pensione più bassa.
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