Il Supporto per la formazione e il lavoro è destinato a cambiare in vista del 2025, ecco quali saranno i requisiti necessari
Quando si parla di SFL si fa riferimento al Supporto per la formazione e il lavoro e si tratta di una misura introdotta nel 2023, con il Governo Meloni, che ha come obiettivo quello di favorire l’inclusione lavorativa e sostenere economicamente i cittadini che si trovano in condizioni di svantaggio economico e sociale. Si tratta di una delle riforme che hanno sostituito il reddito di cittadinanza.
In particolar modo, il suo scopo è duplice: da una parte offrire formazione, orientamento e accompagnamento per promuovere gli inserimenti nel mondo del lavoro; dall’altra poter garantire a chi ne beneficia un sostegno economico temporaneo e utile per non accusare l’attesa di trovare lavoro.
Il valore economico è fisso e consisteva fino a oggi nell’emissione di un assegno da 350 euro ogni mese per un massimo, però, di 12 mesi. Questo, ovviamente, viene erogato solo nel momento in cui chi ne dovrebbe beneficiare prende parte alle iniziative lavorative che vengono proposte, tra le quali rientrano corsi di formazione, tirocini o progetti utili alla comunità.
Con l’arrivo del nuovo anno e della Legge di Bilancio del 2025, però, anche il Supporto per la formazione e il lavoro subirà delle modifiche, soprattutto nei requisiti che servono per poter accedere a questa misura.
Stando a quanto filtra, infatti, sarebbero in programma delle novità importanti per il SFL che garantirà un allargamento della platea delle persone che potranno goderne. In questo senso, la più importante di tutte è la soglia del reddito ISEE familiare che passa da un tetto massimo da 6 mila euro a 10.140.
Ad aumentare è anche, e non di poco, il beneficio economico e quindi l’indennità di partecipazione lavorative a tutte le attività che vengono proposta, la quale subirà un sostanziale aumento dai già citati 350 euro ai 500 euro mensili che subentreranno a partire dal prossimo anno.
A questi requisiti economici si aggiungono altri che fanno riferimento alla situazione dei possibili beneficiari: non avere nessun patrimonio mobiliare superiore a 10.000 euro; essere maggiorenni; essere disoccupati; non ricevere altri trattamenti economici o misure di sostegno simili; risultare attivi nella ricerca di lavoro e nei percorsi di formazione, orientamento e politiche attive proposti dai Centri per l’Impiego.
La richiesta per il Supporto per la formazione e il lavoro può essere formalizzata tramite una richiesta invitata sul sito ufficiale dell’INPS, oppure per mezzo dei patronati o di altri intermediari abilitati. Una volta accettata la domanda, il richiedente sottoscrive un Patto di attivazione digitale attraverso la piattaforma SIISL, per poi iniziare le attività lavorative.
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