Cartelle esattoriali dopo quanto tempo vanno realmente in prescrizione? Attenzione alla data

Conoscere nel dettaglio le caratteristiche connesse alle cartelle esattoriali è estremamente importante. Sapete dopo quanto tempo vanno in prescrizione?

Si tratta dei principali strumenti, nel contesto del diritto tributario dell’Italia, attraverso i quali notificare ai contribuenti il mancato versamento di determinate somme consentendo all’Agenzia delle Entrate di agire in maniera coattiva allo scopo di riscuotere tali crediti.

Cartelle esattoriali, quando cadono in prescrizione
Dopo quanti anni cadono in prescrizione le cartelle esattoriali? (cityrumors.it / fonte ansa.it))

Si tratta ovviamente delle cartelle esattoriali, delle quali è bene conoscere nel dettaglio le caratteristiche nonché le tempistiche entro le quali provvedere al saldo, per evitare di incappare nel rischio di perdere ingenti quantità di denaro. Ma una domanda che, a tale proposito, molti si pongono è la seguente: quando le cartelle esattoriali vanno in prescrizione e dunque i loro effetti si annullano? Ecco che cosa dice la legge a tal proposito.

Cartelle esattoriali, quando vanno in prescrizione? Le regole e la legge

Non tutti infatti sanno che anche le cartelle esattoriali inviate dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione sono soggette alla prescrizione entro specifici termini. E questo le renderà non più eseguibili ovvero non più riscuotibili. Di fatto, dunque, la prescrizione avrà come conseguenza la perdita dell’esecutività della cartella.

Il dibattito della giurisprudenza in merito alla prescrizione delle somme richieste mediante cartella esattoriale è piuttosto acceso e riguarda in particolare l’applicabilità o meno dell’articolo 2953 del Codice civile. Esso stabilisce, nel caso di diritti per i quali viene stabilita una prescrizione più breve di dieci anni dalla legge, che si prescrivano con “il decorso di dieci anni” qualora in merito ad essi sia “intervenuta sentenza di condanna passata in giudicato”.

Agenzia delle entrate riscossione e cartelle esattoriali
Prescrizione delle cartelle dell’Agenzia delle entrate: cosa dice la legge (cityrumors.it / fonte ansa.it)

Entrando nel merito delle cartelle esattoriali si può fare riferimento ad un caso specifico relativo all’impugnativa di un avviso di intimazione di pagamento per intervenuta prescrizione della cartella e anche per nullità del procedimento di notifica. A tal proposito è interessante segnalare la pronuncia numero 7121 del 19 luglio 20216 da parte del C.T.R. di Napoli. Viene infatti stabilito che “il termine di prescrizione delle pretese esattoriali è quinquennale salvo che la pretesa non discenda da titoli fondati su un accertamento incontrovertibile”. Facendo cioè riferimento ad una sentenza passata in giudicato o, in alternativa, ad un atto tributario non impugnato.

Da segnalare, inoltre, la sentenza della Corte di Cassazione del 24 gennaio 2023 in merito al termine di prescrizione delle cartelle. In essa si specifica che l’articolo 20 comma 3 del DLgs numero 472 del 1997 prevede che si prescriva nel termine di cinque anni il “diritto alla riscossione della sanzione irrogata”. E che la prescrizione viene interrotta a seguito “dell’impugnazione del provvedimento sanzionatorio”.

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