Novità in arrivo per i contribuenti in tema di cartelle esattoriali in vista del prossimo anno: respinto l’emendamento sulla rottamazione quinquies.
Emergono nuovi dettagli sulla Legge di Bilancio 2025, la cui approvazione è sempre più vicina. Il testo è passato all’esame del Parlamento che nelle prossime settimane, entro il 31 dicembre 2024, dovrà dare l’ok definitivo.
In questi giorni si stanno valutando una serie di emendamenti, presentati dai vari schieramenti, che nei giorni scorsi hanno superato i 1.200. Fra le varie proposte anche quella di una rottamazione quinquies per agevolare i contribuenti a regolarizzare la propria posizione con l’Agenzia delle Entrate Riscossione. L’iniziativa, però, sembra non aver trovato parere favorevole in Aula e non verrà inserita nella Manovra.
La rottamazione quinquies non troverà spazio nella nuova Legge di Bilancio. La commissione Bilancio, secondo gli ultimi aggiornamenti sull’iter parlamentare della Manovra, avrebbe respinto l’emendamento per inserire la misura.
Questa prevedeva una nuova agevolazione, dopo la rottamazione quater, per i contribuenti che devono regolarizzare la propria posizione con l’Agenzia delle Entrate Riscossione. Un modo, dunque, per rateizzare i debiti versando solo il capitale delle cartelle senza sanzioni ed interessi. La commissione Bilancio avrebbe deciso di respingere la proposta perché pare non vi fossero le coperture finanziarie necessarie per il via libera.
La rottamazione quinquies avrebbe riguardato i provvedimenti emessi sino al 31 dicembre 2023, seguendo la quater che aveva interessato le cartelle relative al periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022. Non sarebbero rientrate quelle riguardanti somme dovute per il recupero di aiuti di stato; derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti ed, infine, relative a multe, ammende e sanzioni pecuniarie emesse dopo provvedimenti o sentenze passate in giudicato.
Nonostante questa decisione che potrebbe non far sorridere i contribuenti, in tema di cartelle esattoriali sono previste delle novità per il 2025, previste dalla riforma della riscossione. Alcune cartelle verranno cancellate in automatico: si tratta di quelle che l’ente di riscossione ha provato ad incassare, ma senza esito. Per il Fisco si tratterebbe di un peso che non avrebbe senso continuare a mantenere in vita, per tale motivo verranno cancellate d’ufficio.
Infine, sempre dal prossimo anno verrà introdotta la possibilità di richiedere fino a 84 rate di dilazione per le cartelle con i provvedimenti ordinari, una decisione che fa parte di un progetto il cui obiettivo è quello di portare la rateizzazione fino a 120 rate.
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